di Maria Michela D’alessandro (AG.RF. 13.11.2014) (river flash) – Non sempre le partnership vengono per “indebolire” una delle due parti. A volte, infatti, danno la possibilità di condividere, scoprire e far apprezzare. È successo in una delle città più belle d’Italia, Firenze, dove la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofìa di Madrid sono riusciti a portare nello stivale Pablo Picasso e gli artisti spagnoli del XX secolo. Tra le opere esposte sono presenti celebri capolavori come il Ritratto di Dora Maar, la Testa di cavallo e Il pittore e la modella di Picasso e Siurana, il sentiero di Miró, oltre ai disegni, alle incisioni e ai dipinti preparatori di Picasso per il grande capolavoro Guernica, mai esposti in numero così elevato fuori dalla Spagna.
Curata da Eugenio Carmona, la mostra “Picasso e la modernità spagnola”, visitabile al Palazzo Strozzi fino al 25 gennaio 2015, dà la possibilità di ammirare circa novanta opere della produzione di Picasso e di altri artisti tra dipinti, sculture, disegni, incisioni e una ripresa cinematografica proprio grazie alla collaborazione tra i due musei. L’esposizione delle opere dell’artista vissuto tra la fine dell’Ottocento e per quasi tutto il Novecento permette di riflettere sul’influenza che ebbe su artisti quali Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard e Julio González. Il confine tra il genio e la follia, il male e l’orrore che aveva dentro e che le sue opere portano ancora con loro, la linea sottile tra la realtà e la surrealtà mischiatesi con la metafora del desiderio erotico.
Attraverso il percorso espositivo vengono svelati il dietro le quinte, i pensieri e il modo di comunicare la sua forma di arte nel periodo che va dal 1910 al 1963. Nove sono le sezioni in cui è divisa la mostra: Il capolavoro sconosciuto; Picasso:variazioni; Idea e forma; Lirismo. Segno e superficie; Realtà e sopra-realtà; Verso Guernica: il Mostro; Natura e cultura; Verso un’altra modernità.
Ad arricchire la visita sono inoltre le attività che il Palazzo Strozzi offre ai suoi pubblici, speciali: dai laboratori a la “Valigia della famiglia”, per scoprire la mostra in un modo divertente e adatto a tutte le età, passando per il progetto “A più voci”, dedicato alle persone affette da Alzheimer e ai loro famigliari, speciali appunto.
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