17 Mar 2013
PIAZZA NAVONA E LE FONTANE DI ROMA
(riverflash) – La Roma caput mundi, la Roma di Fellini, la Roma dei Musei, delle Chiese, delle Ville e dei Giardini, continua ad affascinare e ad attrarre da secoli, migliaia di turisti, scolaresche, anziani e giovani tutti affascinati dalla capitale assolutamente da visitare!
Ogni giorno gruppi di persone di varie etnie, condizioni sociali ed interessi percorrono le strade del centro, riposano nei Parchi e Giardini, tutti mossi dalla bramosia di vedere nel tempo disponibile il massimo che possa essere visto ma, in città d’arte come Roma il tempo del turista non è mai sufficientemente lungo così diventa necessario fare più viaggi, tornare e ritornare!
LE FONTANE
Oggi il nostro viaggio virtuale partirà da una delle più belle piazze di Roma, Piazza Barocca della città, la cui forma ricalca quella dello stadio di Domiziano sul quale insiste i cui archi sono ancora in parte visibili sotto la Chiesa di S. Agnese in Agone. In questo stadio si tenevano competizioni atletiche alle quali potevano assistere molti spettatori già nel primo secolo.
La scenografia di Piazza Navona è unica nel suo genere e non può competere con nessun altra, sia di giorno che di notte c’è sempre movimento, gente ed artisti nonostante i recenti divieti ad esercitare abusivamente alcune secolari e caratteristiche attività nel luogo. Nella zona sono molte le chiese barocche come pure le facciate dei palazzi rinascimentali.
La piazza ospita tre caratteristiche fontane: la Fontana del Moro fu ricostruita nel 1653 da Bernini, la Fontana di Nettuno un tempo chiamata Fontana dei Calderai anch’essa del XVI secolo ma, l’aspetto e l’atmosfera unici della piazza furono creati solo nel XVII secolo con l’aggiunta della Fontana dei Fiumi.
Posta al centro della piazza, la stupenda Fontana dei Fiumi fu disegnata da Bernini e purtroppo pagata con il denaro proveniente da alcune impopolari tasse sul pane e altri generi di consumo, per papa Innocenzo X Pamphili ed inaugurata nel 1651. Nella roccia di forma piramidale posta sotto l’obelisco egizio che un tempo si ergeva nel Circo di Massenzio si può infatti vedere lo stemma araldico della famiglia Pamphili, la colomba con il ramo di ulivo.
Nella sculture della fontana sono rappresentati i 4 grandi fiumi allora conosciuti e cioè: il Gange, il Nilo, il Danubio ed il Rio della Plata. Raffigurati come quattro giganti il Nilo ha la testa velata perché le sue sorgenti erano allora sconosciute secondo alcune dicerie di popolo, poi rivelatisi infondate, il velo del Nilo esprimerebbe invece il disprezzo del Bernini per la vicina Chiesa di S. Agnese in Agone progettata dal suo storico rivale il Borromini come pure, il braccio alzato a protezione della testa nella figura del Rio della Plata esprimerebbe il timore dell’artista che la Chiesa stessa potesse crollare.
In realtà Bernini completò la Fontana dei fiumi molto tempo prima che Borromini iniziasse i lavori.
di Lauretta Franchini (AG.RF 17.03.2013)