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PIANO SCUOLA, RENZI, “VI STUPIRO’”: VEDIAMO IN CHE MODO

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AG.RF.(MP).25.08.2014

“riverflash” – Renzi ha annunciato che la prossima tappa del suo governo “rivoluzionario” , sarà la scuola: urge una riforma ed egli vuole agire in fretta. “Il 29 agosto vi stupirò”, ha dichiarato in un’intervista e per portare avanti il suo progetto, sta lavorando duramente in questi giorni, insieme al ministro Giannini e al suo team. Ci vorranno anni per dare un nuovo assetto a tutto il sistema scolastico, tuttavia, egli ha già spiegato quali saranno i 3 punti fondamentali della riforma: La prima, imprescindibile priorità è la riqualificazione del personale docente e per questo, Renzi è disposto ad investire 1mld: qualora l’investimento dovesse essere ufficializzato, si tratterebbe di un grande cambiamento, in quanto la riforma, segnerebbe una discontinuità con le precedenti, tutte quante fatte a costo zero: “’è stupefacente il fatto che, per la prima volta, i soldi non vengono tagliati alla scuola ma investiti nella scuola. Un miliardo inizialmente e poi altri per l’edilizia scolastica. Ma soprattutto, si può parlare di rivoluzione per quanto riguarda il reclutamento, la formazione, l’orario di lavoro e la valutazione dei meriti degli insegnanti.Subito dopo, l’altro obiettivo da perseguire in fretta, è quello relativo all’aumento dello stipendio per il personale  docente, che è attualmente uno dei più bassi d’Europa. Il terzo punto riguarda invece la necessità di nuovi concorsi, fermi da anni, una decisione che entrerebbe in contraddizione non solo con i sistemi Sicsi e Tfa, ma anche con il “trend” pedagogico che negli ultimi anni sembra privilegiare le abilità e le competenze maturate sul “campo” piuttosto che le conoscenze oggetto dei test. I premier è assolutamente convinto che sulla scuola, l’talia si giocherà il suo futuro e il suo slogan è: “tornare a credere nella scuola”. “Dobbiamo avviare le cose prima dell’inizio dell’anno scolastico e dopo che la scuola è cominciata, il piano del governo verrà per due mesi sottoposto al dibattito e ci sarà un’ampia consultazione popolare – secondo il metodo seguito anche per altre riforme – tra gli insegnanti, gli studenti, le famiglie, le istituzioni locali, i comitati dei cittadini e le associazioni varie e prima della decisione politica, ci sarà la fase dell’approfondimento tecnico da parte degli operatori e degli interessati. I meriti, più dei diritti acquisiti e conservati nell’Italia dove tutto è intoccabile compresa l’ingiustizia, verranno riconosciuti ai meritevoli anche in termini di retribuzione, appena si potrà”, ha concluso il premier.

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