AG.RF.(redazione).15.01.2017
“riverflash” Il freddo anomalo che ha invaso l’Italia in quest’inverno, necessita sicuramente di misure particolari: ecco perché le stazioni metro sono state aperte di notte, ricavando così altri 50 posti per coloro che sono costretti a dormire in strada.Di fronte al corpo assiderato della clochard morta a Tor Marancia, il Campidoglio, ha espresso vicinanza e cordoglio ed ha ribadito di aver fatto il possibile fino ad ora per fronteggiare l’emergenza gelo. “Da dicembre abbiamo avviato il piano freddo che serviva per accogliere tutte le persone, troppe, che a Roma vivono in strada e sono senza dimora. Abbiamo aumentato l’accoglienza nelle strutture, aperto le stazioni metro e a fine anno eravamo contenti per un piccolo risultato, l’aggiunta di altri 50 posti per l’accoglienza, pur sapendo che si tratta di una goccia nel mare perchè i senza fissa dimora sono migliaia”, hanno riferito dal Campidoglio. Tutto nella norma quindi; le modalità di intervento per soccorrere i clochard quando i termometri scendono sotto zero sono le stesse da anni. Nessuna rivoluzione, nonostante si sottolinei puntualmente quella piccola conquista in più rispetto al sindaco predecessore. “I posti disponibili nei centri di prima accoglienza, in regime ordinario, non sono mai sufficienti. così ogni anno si fanno i conti con i soliti bilanci ridotti all’osso e ogni sindaco, con appositi bandi rivolti a organismi del terzo settore, alcuni anche nei municipi, si ingegna per strappare qualche posto in più. Se si confrontano le cifre dei ‘piani inverno’ degli ultimi anni vediamo che possono variare sì, ma non al punto da fare la differenza. Per l’emergenza freddo del 2012-2013, sotto il governo Alemanno, ci si avvalse di un piano attivo tra settembre e marzo che aggiungeva 600 posti ai 700 dei centri ordinari, per un totale di 1300. L’ex assessore Francesca Danese, governo Marino, annunciava il recupero di 549 nuovi posti da sommare ai 1117 dell’accoglienza base. Con Tronca si è scesi intorno ai 400. Quest’anno la Raggi ha annunciato a fine novembre circa 52 posti in più, , con servizi in h24, h15, h9 e h4, da recuperare tramite uno stanziamento di 250mila euro in più rispetto all’anno precedente“. Il primo bando è stato un flop, le risposte arrivate sono apparse subito insufficienti: appena 70 posti per i servizi notturni, i più richiesti e più importanti per fronteggiare il gelo. Si è tentato di rimediare con altre due gare che a fine anno hanno consentito di aggiungere posti, 50 in h24 e 57 in h15. Insieme alla consueta apertura notturana delle stazioni della metropolitana, quest’anno con un’ora in meno (da mezzanotte alle cinque e il sabato dalle una) rispetto allo scorso anno (dalle 23 e 30 fino alle 5 e 30), e ai servizi offerti dalle associazioni.
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