AG.RF.(Claudio Peretti). 01.11.2015
“riverflash” – Finalmente abbiamo trovato il “cattivo” quello da cacciare con infamia, da punire, è proprio lui: Marino. Ma come, era stato eletto da una larga maggioranza, lui, Marino, proposto dal PD, e ora il PD lo degrada e lo caccia con ignominia? E noi cittadini lo abbiamo eletto, un perfetto sconosciuto proposto dal PD. No, dico, chi lo conosceva questo Marino prima delle ultime elezioni a sindaco di Roma? Secondo me lo conoscevano pochissimi di quelli che lo hanno votato, e allora perché lo hanno votato? E qui ci sarebbe da discutere sul nostro tanto decantato ed osannato sistema democratico… Ma come, votiamo uno perché ce lo consiglia un partito? E poi, dopo tanti anni di sfascio e di degrado del comune di ROMA CAPITALE, lo stesso partito che ce lo ha proposto lo disconosce e lo caccia? Possibile che fra gli adepti del PD non ce ne fosse uno meglio? Possibile che l’unica persona che si poteva proporre per la posizione di sindaco fosse lui? Oppure c’è qualcos’altro, qualcos’altro che non si può e non si vuole dire. Andiamo a vedere cosa si fa nelle società in crisi, dove si cerca un fantoccio da mandare allo sbaraglio, che si prenda tutte le responsabilità e forse anche gli arresti. Nelle ditte si fa proprio così, quando c’è aria di crisi si becca un fesso, gli si offre uno stipendio da favola e lo si mette a fare l’amministratore delegato dell’impresa scricchiolante. Poi, quando le cose vano male, sarà lui a pagare per la banda di bricconi che si sono arricchiti e che la fanno franca. E allora, cosa c’entra tutto questo con Marino? Secondo me è esattamente quello che è accaduto: a ben guardare le azioni di Marino, non ne esce né un falco né un furbetto. Prima sparisce negli USA quando c’è aria di crisi e di cose da sistemare con intelligenza (funerale Casamonica), poi ci viene a dire che è stato invitato a Filadelfia per vedere il Papa ed è stato addirittura smentito dallo stesso Papa, poi dà le dimissioni, poi dice che le vuole ritirare… Beh, la figura che ne viene fuori, lasciando da parte le spese personali fatte con la carta di credito del comune, non è certo quella di un falco della politica. Ecco perché il mio dubbio è che sia stato messo lì a fare il fantoccio in Comune per coprire i traffici dei soliti furbi che hanno mandato in malora le finanze con un debito mastodontico da fallimento. Come mai l’AMA, l’ATAC, l’ACEA sono in crisi, in una città come Roma, sempre piena di turisti, di ministeri, di ambasciate, con un gettito fiscale da capogiro? Ma quale persona non dico intelligente, ma normale, vorrebbe fare il sindaco e prendersi una briga simile? Lui, il tontolone, lo ha fatto, si è fatto i suoi viaggetti, convinto che la fascia tricolore di sindaco gli desse almeno questi privilegi e poi è scivolato sulla buccia di banana. Cosa succederà ora? Viene il famoso commissario governativo, quello che sistemerà tutto, ma chi ce lo mette il commissario? Lo stesso governo che, guarda caso, è capeggiato dallo stesso partito che ci ha proposto il vecchio sindaco. E allora? Beh, forse per loro è meglio così, meglio che non si facciano subito elezioni dal risultato incerto. Per farle ci vuole tempo, ci debbono abituare all’idea di un altro sindaco sconosciuto o di uno furbo, ma quale persona con le meningi a posto si accollerà la guida di un comune allo sfascio? E intanto, per il Giubileo, si potranno fare altri appalti con procedura d’urgenza e senza gara… E Marino, che farà? Ora che si è liberato della posizione di sindaco sarà libero di giocare le sue carte ma quelli che lo hanno degradato devono stare attenti, gli antichi greci dicevano che “contro gli stolti neppure gli dei possono”.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..