21 Gen 2013
PASSA LA LINEA GARANTISTA DI BERLUSCONI TRA RINUNCE E POLEMICHE
(riverflash) – C’è ancora tanta confusione intorno alle liste del Pdl e gli inquisiti, dopo le parole di Berlusconi in merito a chi candidare, si stanno rivoltando contro l’ex premier. Berlusconi aveva parlato nei giorni scorsi “dell’incandidabilità” degli inquisiti proprio per dare un segno di cambiamento nel Partito e provare a ricominciare con i giusti presupposti. Dell’Utri e Scajola hanno recepito il messaggio ritirando le loro candidature e “la stessa cosa ho chiesto di fare a Nicola Cosentino, si tratterebbe di un atto di generosità anche se mi dispiace di fare queste richieste perché si tratta di persone che noi tutti stimiamo, perseguitate dai giudici”. Dunque la chiusura delle liste per le prossime elezioni politiche è prevista per stasera alle ore 20 mentre quella per i candidati alla Regione Lazio è fissata entro sabato 26 gennaio p.v. Tuttavia Berlusconi che ieri ha annunciato che in caso di vittoria del Pdl, il candidato premier sarà Angelino Alfano, ha ancora dei nodi da sciogliere in merito a Marco Milanese e Alfonso Papa il quale ha replicato alla “indecisione” dell’ex premier: “non intendo ritirare la mia candidatura e se il presidente Berlusconi vorrà far prevalere una linea giustizialista, io ne prenderò atto”. Un bel rebus da risolvere che sicuramente si chiarirà nei prossimi giorni. E un’ultima battuta in merito ai “presunti candidati” perseguitati dalla giustizia, va ai magistrati: “siamo arrivati ad una vera e propria dittatura, hanno un enorme potere incontrollabile e possono fare di una persona quello che vogliono”.