AG.RF.(redazione).19.11.2015
“riverflash” – L’irruzione è avvenuta all’alba in un edificio di Saint Denis. E così a Parigi, il giorno dopo il feroce attacco dei Jihadisti dell’Isis, si stava progettando un altro attacco, questa volta alla Defense, in un appartamento dove appunto, le teste di cuoio hanno fatto irruzione con un assedio durato circa 7 ore. Si cercava Abdelhamid Abaaoud, la “mente” della strage, il 28enne jihadista belga di origine marocchine di cui si sono perse le tracce da mesi. Nel blitz, a Saint-Denis, sobborgo della periferia settentrionale di Parigi, sono morti però donna-kamikaze che si è fatta esplodere (sembra sia la cugina di Abaaoud) e un altro terrorista, mentre sono state arrestate 8 persone. In serata, sia il Washington Post, ai il quotidiano fiammingo De Standaard, citando fonti di intelligence, hanno riferito che Abaaoud è stato ucciso nel blitz, ma la notizia è ancora da confermare. Il procuratore generale francese Francois Molins ha fatto sapere che né Abaaoud, né il super-latitante Salah Abdeslam “sono tra coloro che sono stati arrestati” a Saint-Denis, anche se il magistrato ha però ribadito di non essere al momento in grado di confermare “il numero preciso e le identità” delle persone morte nell’operazione e neppure di identificarle. Gli arrestati sono una donna e sette uomini, e tre di essi non sono ancora stati identificati. Ieri mattina dunque, il quartiere di St. Denis, si presentava in un assetto di guerra: durante il blitz infatti, sono stati esplosi 5000 colpi d’arma da fuoco e l’operazione, ha permesso di bloccare una struttura organizzativa che era pronta a colpire di nuovo. L’obiettivo questa volta era la Defense, il quartiere finanziario nella parte occidentale di Parigi. Tra le persone fermate, tre sono state catturate dalla polizia nell’appartamento assediato per ore e altri due – sono il proprietario dell’appartamento che ha dato rifugio ai terroristi e uno dei suoi parenti. Nel frattempo sono state rafforzate le misure di sicurezza a Roma e Milano, il Vaticano e il Duomo, considerati obiettivi sensibili e possibili, mentre Papa Francesco ha dichiarato che non ci saranno porte chiuse né blindate in Vaticano ed ha rifiutato, come già da tempo, l’auto blindata.
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