AG.RF.(redazione).16.04.2019
,”riverflash” – Il cuore di Parigi, simbolo dell’ Europa, e’ in fiamme: la basilica di Notre-Dame, simbolo della cristianità, capolavoro dell’arte gotica, appare oggi irriconoscibile a seguito di un incendio che si è sviluppato ieri sera nella Capitale francese, poco prima delle 19,00. E così, tutte le persone che ieri, al ritorno dal lavoro, hanno acceso la televisione per conoscere le ultime notizie, si sono trovate davanti ad una scena terrificante, che li ha lasciati senza parole. Le fiamme divampavano altissime e il tetto e la “famosa” guglia della cattedrale, erano già crollate. Al momento sembra che la struttura stia “tenendo” e il rosone sia salvo; solo intorno alle 2 di notte, il rogo è stato spento, sebbene vi siano ancora dei piccoli focolari da spegnere. Il presidente Macron si è subito recato sul posto, affermando che “il peggio è passato, la situazione è sotto controllo, anche se si tratta di una battaglia non ancora vinta”. A tale proposito, ha lanciato un appello in merito ad una raccolta fondi internazionale per la ricostruzione (il miliardario fondatore del colosso del lusso Kering, Francois Pinault, ha già fatto una donazione da 100 milioni di euro per ricostruire la cattedrale), ed ha anche ringraziato il vigili del fuoco, 400 uomini impiegati, (uno di essi è ferito gravemente), per il difficilissimo lavoro e l’impegno profuso per domare l’incendio. Tuttavia, la struttura è salva e non crollerà: almeno è questa la notizia che arriva di vigili del fuoco. “La ricostruiremo – ha aggiunto il presidente Macron – se lo aspettano i francesi da noi, la nostra storia lo merita”. Il popolo francese, si è riunito ieri sera davanti alla Cattedrale per pregare e cantare l’Ave Maria e queste toccanti immagini stanno facendo il giro del mondo. In ogni caso, sembra che tutto sia avvenuto a seguito di alcuni lavori di ristrutturazione che si stavano tenendo sul tetto: il responsabile dei lavori, Philippe Villeneuve ha dichiarato: “Mi viene da piangere, è una catastrofe, non riesco ad immaginare un simile disastro”. Da Mattarella a Trump, tutto il mondo si stringe attorno alla Francia per “il colpo al cuore” che li ha colpiti, mentre l’Unesco si è dischiarata “già pronta” ai lavori.
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