PARIGI: I PALAZZI DEL MARAIS

(river flash) – Il quartiere parigino che oggi siamo abituati a chiamare Marais era chiaramente abitato fin dal Medioevo ma è il “grand  siècle” che consacra questo quartiere abbellendolo  con ricchi edifici voluti da uomini influenti. Posto sulla riva destra della Senna, il Marais forma una specie di “triangolo d’oro dell’architettura privata” i cui lati definiti sono il fiume ed i boulevards  mentre, l’altro lato più incerto è lungola direttrice Rue de Turbigo – Rue Beaubourg.

Questa zona un tempo acquitrinosa fu scelta come sede dai Templari che vi costituirono una vera e propria  cittadella fuori dalle mura della città.

PALAZZO AUMONT  (Rue de Jouy)

Tra i numerosi e bellissimi palazzi del Marais durante il nostro viaggio virtuale abbiamo deciso di soffermarci proprio su Palazzo Aumont , costruito nel 1645 dall’architetto Le Vau un edificio formato da quattro corpi disposti intorno ad un cortile centrale. Nel 1652, il nuovo proprietario Antoine d’Aumont  diede a FrançoisMansart l’incarico di realizzare l’elegante  facciata del palazzo  verso il  raffinato giardino, caratterizzata da una lunga successione di finestre su due piani, con padiglioni lievemente aggettanti.

Dopo lunghi lavori di restauro Palazzo Aumont è stato destinato  a sede del Tribunale  Amministrativo di Parigi.

Durante il  restauro è stata riportata alla luce parte della ricca decorazione dell’edificio realizzata da Simon Vouet  e Charles Le Brun. Nella stanza oggi divenuta gabinetto  del Presidente del Tribunale sono conservate notevoli boiseries risalenti all’epoca della Reggenza  con motivi decorativi a rilievo scolpiti e dorati. Tra i numerosi e bellissimi Palazzi del Marais , Palazzo Aumont  esercita certamente una forte attrazione per turisti provenienti da varie parti del mondo e può per posizione geografica essere considerato uno dei  punti di partenza per visitare l’affascinante e ricca capitale francese.

Molto tempo fa qualcuno disse “ Parigi val bene una messa” noi aggiungiamo “Parigi val bene un viaggio”.

Lauretta Franchini (AG RF 08.03.2013)