8 Mar 2015
PAREGGIO SENZA GOL TRA IL CHIEVO E UNA ROMA CHE NON C’È PIÙ
di Stefano Celestri (AG.RF 08.03.2015) ore 18:20
(riverflash) – La Roma non c’è più. Nel 2015 la squadra-rivelazione forgiata da Garcia si è dissolta come neve al sole. D’accordo con la cattiva sorte che ha tolto di mezzo due colonne quali Castan e Strootman, ma questa Roma ha collezionato il quarto pareggio di fila contro un Chievo che l’ha pressata. La differenza è evidente guardando i portieri, con De Sanctis autore di due parate positive e Bizzarri che non si è nemmeno sporcato i guanti. Merito di una difesa clivense grintosa, che ha lavorato con bracci e avambracci per chiudere ogni varco, mentre la Roma cercava di fare filtrare il pallone con passaggi rasoterra in un’area affollata. Più facile che un cammello passi nella cruna di un ago. A Rotterdam sono stati decisivi i traversoni tesi di Torosidis da destra, ma oggi Torosidis era squalificato, Florenzi non lo ha sostituito bene e Maicon è sempre nell’infermeria giallorossa. I dati sono fallimentari, in 10 partite di Serie A in questo anno 8 pareggi, oltre alle vittorie di Udine e Cagliari, con un vantaggio su Napoli, Lazio e Fiorentina che sfuma con il passare delle settimane mentre la Juventus mantiene sulle maglie lo scudetto per il quarto anno. L’obiettivo qualificazione Champions League diventa quasi una chimera per questa squadra che non sa vincere e che Rudi Garcia non sa rimettere in corsa. A gennaio campagna acquisti fallimentare e, ciliegina sulla torta, il presidente Pallotta viene a Roma per cercare di manovrare sulla commissione che ha bloccato lo stadio a Tor di Valle mentre la squadra si è sfasciata. Come se a Pallotta interessi più riempire di colate di cemento le rive del Tevere che plasmare una Roma vincente. Una dei problemi tecnici, invece, è che i giallorossi non riescono a uscire dal pressing perché non hanno a centrocampo il giocatore che salta gli avversari creando superiorità numerica. Il Chievo ha tenuto nella zona centrale del campo, con Radovanovic a calamitare le palle vaganti e Hetemaj a correre più di tutti spaziando dalla fascia sinistra della propria area a quella romanista, ma anche cercando di accentrarsi per il tiro.
Un primo tempo che ha visto il Chievo pressare alta la Roma, tattica con cui il Napoli ha dimostrato le carenze della squadra di Garcia. Da allora tutti gli avversari dei giallorossi corrono per non farli respirare. Chievo sempre pronto a rubare il tempo con entrate che si fanno per evitare il gol, non quando il pallone è nella metà campo avversaria. Entrate inutili, con le quali si rischia di farsi male. Il giovane Mattiello, scuola Juventus, si è fatto molto male attaccando con eccessiva determinazione Nainggolan a 35 metri dalla porta di De Sanctis. Probabile frattura scomposta di tibia e perone per Federico Mattiello su un pallone inutile, solo per mettere pressione.
Il Chievo spingeva a destra con Izco e Schelotto, mentre a sinistra Hatemaj percorreva il campo come uno stantuffo. Davanti Pelissier e Paloschi, mentre Radovanovic è il regista arretrato. In difesa Maran ha chiuso le fasce con Mattiello a destra e Zukanovic a sinistra, centrali Dainelli e Cesar davanti a Bizzarri, portiere ex-laziale. Garcia ha tenuto in panchina De Rossi e Pjanic, arretrando Seydou Keita a fare il difensore aggiunto, mentre Paredes affiancava Nainggolan sulla linea mediana. Entrambi senza riuscire a creare palloni giocabili per le punte, che perdono troppi palloni, anche se Iturbe aveva iniziato bene. In difesa Astori al posto di Yanga-Mbiwa, terzini Florenzi e Ashley Cole.
La cronaca si apre al 5’ quando Gervinho va sul fondo e mette al centro per Iturbe che calcia sopra la traversa. Al 8’ prodezza di De Sanctis che tocca con le unghie un diagonale di Pellissier, partito in posizione dubbia. Al 15’ su corner di Florenzi da destra si coordina Totti, che calcia al volo ma troppo centralmente per impensierire Bizzarri. In uno scontro con Nainggolan si infortuna Mattiello che esce in barella. Al suo posto Birsa, che fa l’intermedio di destra con l’arretramento a terzino di Schelotto. Al 38’ Totti dribbla Dainelli che lo atterra, poi al 40’ De Sanctis salva la Roma in uscita su Paloschi. Occasione in contropiede per Gervinho al 42’, ma l’ivoriano entra in area e, defilato sulla destra, prova il diagonale a incrociare che esce di molto poco. Al 44’ su cross di Izco stacca di testa Paloschi ma non inquadra la porta. Nel secondo tempo Manolas rischia l’autogol al 50’ per anticipare Pellissier su traversone di Paloschi. Al 56’ Iturbe fornisce un assist a Cole, il cui tiro è deviato in angolo da Cesar. Al 58’ Totti smarca Paredes, ma il destro dell’argentino è centrale. Al 59’ il Chievo vede sfumare un’occasione con Birsa che, smarcato da Hetemaj, calcia sull’esterno della rete. Al 75’ Meggiorini, subentrato a Paloschi, si accentra e calcia a rete da fuori area, ma De Sanctis vola a intercettare. Al 86’ Pjanic lancia in area Gervinho, fermato da Schelotto con una spinta alle spalle. In Europa avrebbero fischiato il rigore. In pieno recupero Verde sparacchia alto e Mazzoleni chiude il match.