23 Ott 2013
PAOLA DE PIN, SENATRICE CHE HA TRADITO L’ELETTORATO M5S, HA VOTATO LA FIDUCIA AL GOVERNO LETTA
AG.RF 23.10.2013
(riverflash) – La signora Paola De Pin è stata eletta al Senato per fare la portavoce della base del MoVimento 5Stelle. Non è entrata a Palazzo Madama per voti di preferenza ma perché milioni di italiani hanno votato un programma che prevedeva il sovvertimento dell’attuale sistema politico, escludendo ogni tipo di alleanza e fiducia a governi emanazione dei partiti tradizionali. La signora Paola De Pin, però, voleva fare la senatrice vecchia maniera, non le stava bene essere la portavoce della base M5S. Forse non voleva rinunciare a stipendi e privilegi che non aveva mai avuto in vita sua. Così oggi la “ex-grillina”, adesso in forza al Gruppo Misto del Senato ha votato a fianco del governo Letta. Quel governo che ieri ha rispolverato Rosy Bindi, roba da fare venire i brividi agli elettori del MoVimento, perché Paola De Pin non è stata eletta per preferenze e dovrebbe rispettare le idee di chi l’ha votata e non appoggerebbe certo Rosy Bindi. Voti scippati, insomma. Con il condimento di lacrime stile Fornero quando i suoi ex-compagni di partito l’hanno invitata a dimettersi per fare posto a un autentico portavoce.
Naturalmente il PD ha difeso la senatrice De Pin, a cui non sono mancati gli elogi di Enrico Letta: “Il travaglio che ha accompagnato di questi giorni è stato ed è pesante, significativo, di quelli che vanno rispettati. Esprimo un ringraziamento e vicinanza alla senatrice Paola de Pin. Non ne posso più di chi minaccia perché uno ha cambiato idea”.
Hanno cambiato idea anche Scilipoti e De Gregorio, ma non hanno avuto solidarietà da Enrico Letta. Forse il Presidente del Consiglio è solidale solo con chi vira a sinistra. Proprio oggi Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Napoli per compravendita di senatori.
Daniele Messora, responsabile della comunicazione M5S ha scritto su Facebook: “Il Paese crolla e gli ex 5 Stelle come Paola De Pin anziché argomentare sulle ragioni di una scelta che investe 60 milioni di italiani, usano i minuti dell’intervento in aula a loro disposizione per attaccare il Movimento 5 Stelle. Lo fanno con voce tremula e poco confidente, rinnegando le idee che in passato hanno sostenuto al punto da chiedere il voto ai loro elettori proprio sulla base di quei principi ispiratori. Tra tornare a casa alle proprie occupazioni o disoccupazioni abituali e il restare ad abitare palazzi dalle pareti rivestite di drappi e di velluti rossi, sicuramente ci sono persone che non hanno mai neppure pensato che si possa operare una scelta. E anche questo, più di ogni altra cosa, non è da Cinque Stelle”.