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OTTAWA, ATTACCO FILOJIHADISTA IN PARLAMENTO: MORTI UN SOLDATO E L’ATTENTATORE

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AG.RF.(MP).23.10.2014

“riverflash” – Un attacco senza precedenti quello che è avvenuto in Canada, nel parlamento federale ad Ottawa, all’interno del quale sono stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco. Il soldato italo/canadese che si trovava di guardia all’esterno, (Nathan Cirillo, 24 anni), è stato colpito a morte, così come, all’interno del palazzo, l’attentatore, a seguito dello scontro con la polizia. L’attentatore è stato identificato: si tratta del 32enne Michael Zehaf-Bibeau, cittadino canadese, sulla cui vita, sta indagando la polizia. Secondo alcune fonti, sarebbe un canadese del Quebec convertito all’Islam e al momento non si sa ancora che l’uomo sia stato aiutato da altri complici. Attualmente le difese aeree di Canada e Stati Uniti sono in stato di massima allerta, mentre la polizia canadese ha invitato i cittadini a stare lontano dal centro della città. Il premier Harper ha parlato di un “attacco spregevole”, mentre il portavoce della Casa Bianca, afferma di non sapere ancora se si sia trattato di un attacco terroristico. “La sparatoria in Canada è una tragedia. Siamo tutti scioccati”, ha dichiarato il presidente americano Barack Obama”, “ma non abbiamo paura”. Anche il sindaco della città, Jim Watson, dopo aver duramente condannato il gesto e rivolto un pensiero e la solidarietà verso i parenti del ragazzo ucciso, (che aveva un bimbo di 4 anni), ha detto di non sapere ancora se si è trattato del gesto di un pazzo o di un atto terroristico. E inoltre ci sono stati anche 3 feriti che sono attualmente in condizioni stabili. La polizia sta facendo indagini a tappeto e tutta l’area intorno è in stato d’assedio. Tutti gli uffici e le ambasciate a Ottawa, rimarranno chiusi per ragioni di sicurezza e le scuole, gli uffici vengono minuziosamente controllati, soprattutto le porte i tetti e le finestre. Infine le autorità stanno coinvolgendo tutti i cittadini, chiedendo loro di riferire se hanno visto qualcosa o se notano situazioni che ritengono pericolose.

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