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On. Di Battista (M5S): “Letta non è una persona libera”

di Daniele Giacinti e Giuseppe Licinio (AG.RF. 08.10.2013)

(riverflash) – Proponiamo l’intervista ad Alessandro Di Battista, deputato del Movimento Cinque Stelle andata in onda su Radiosapienza.

Ci può dare un suo giudizio sulla legge Bossi-Fini in relazione alla tragica vicenda di Lampedusa?

Il problema dell’immigrazione è un problema incredibile. I flussi migratori ci sono sempre stati nella storia, l’Italia è il paese esempio perché la nostra cultura deriva da diaspore altrui. Non dovremmo aver paura in nessun modo dello straniero, ciò nonostante oggi i flussi migratori sono un problema perché l’Italia non è pronta ad accogliere una quantità sproporzionata di fratelli africani. Questo problema deve essere affrontato in maniera molto più complessa: né con una logica antica di sinistra, né con quella logica razzista. Bisogna affrontarlo dal punto di vista europeo con delle risorse per costruire una politica di accoglienza. Quindi deve essere affrontato a livello globale. Sulla Bossi-Fini il reato di clandestinità è un qualcosa di vergognoso, anche perché va contro la prassi e la consuetudine del diritto marittimo. Chiunque ha il dovere di soccorrere una persona in difficoltà.

Secondo lei quando si attuerà e perfezionerà questa democrazia dal basso citata più volte dal M5S?

La democrazia diretta non si costruisce dall’oggi al domani, è come buttare giù una monarchia. La democrazia rappresentativa ha fallito, perché non permette a noi cittadini di esprimere realmente delle scelte, a parte di mettere una croce su un simbolo. Questa è l’unica possibilità d’espressione che abbiamo per rappresentare il potere popolare. Io sono stato eletto sulla base di un mio curriculum, ho ricevuto una mail dallo staff del M5S, dove c’era scritto che potevo candidarmi. I cittadini entrando sul sito potevano controllare le mie qualifiche e questo è un esempio ottimo di democrazia diretta. A me non interessa il voto, ma la creazione di strumenti collettivi di partecipazione, dove tutti i cittadini iscritti possano dare il loro giudizio e la loro modifica di una legge.

Bisogna abbandonare l’euro?

Noi dalla campagna elettorale parliamo di referendum sulla permanenza dell’euro. Io personalmente ancora non mi sono costruito un’opinione definitiva. Il problema è che in Italia non c’è un reale confronto su questo tema: le trasmissioni vengono impostate con gli stili degli ultras, tra favorevoli e contrari. Decisione importanti come lo “Ius soli” che cambierebbero il panorama geopolitico dell’Italia non possono essere prese da quattro persone che non sono libere. Il presidente Letta non è una persona libera, gestisce una fondazione finanziata dai concessionari di slot machine, per cui è evidente che la sua politica rispetto alle slot non sarà del tutto libera. Tanto è vero avevano evaso 98 miliardi di euro e hanno avuto un condono di 97 miliardi e 300 milioni.

Quali sono gli aspetti che andrebbero migliorati nel M5S?

Bisogna migliorare l’ambito della comunicazione, anche se da inizio legislatura abbiamo fatto un grande passo in avanti. I primi mesi abbiamo sofferto “La sindrome di Fantozzi”, cioè stavamo sempre in parlamento a lavorare, ma poco fuori. Quindi oggi dobbiamo agire con manifestazioni simboliche che svegliano i giovani, però mantenendo sempre il nostro ruolo istituzionale.

Chi sono i franchi tiratori del Pd, e cosa è successo in quel giorno?

Il giorno dell’elezione non avvenuta di Marini come Presidente della Repubblica, io uscendo dal Parlamento ho incontro l’onorevole del Pd, Alessandra Moretti in lacrime, la quale diceva di voler sostenere Rodotà, ma non poteva votarlo perché il costituzionalista era il candidato al quirinale del M5S. Il giorno dopo incontro Civati e la Madia ed entusiasti mi annunciano il voto a Prodi. Quindi vado a Montecitorio ed ero convinto che avrebbero eletto Prodi, ma poi dopo il voto abbiamo visto che mancavano un centinaio di voti del Pd. Per capire chi sono i franchi tiratori, io consiglierei di vedere chi sta al governo o presidenti delle commissioni. Io ho il sospetto che uno come Boccia, il quale è un infiltrato del Pdl nel Pd abbia impallinato Prodi. Però questa è solo un’ipotesi, non ci sono prove. È incredibile che nonostante la situazione, il Pd non ha fatto uscire un nome, niente, un partito morto.

Intervista audio completa all’Onorevole Alessandro Di Battista 

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