AG.RF 10.08.2016 (ore 10:55)
(riverflash) – Katie Ledecky vince l’oro nei 200 stile libero alle Olimpiadi di Rio e Federica Pellegrini non va oltre il quarto posto. L’azzurra ha chiuso ai piedi del podio con il tempo di 1’55’18. La statunitense Ledecky, già campionessa del mondo in carica, si è imposta in 1’53”73. Argento alla svedese Sarah Sjostrom (1’54”08). Bronzo all’australiana Emma McKeon (1’54”92).
Dodici anni al vertice sono qualcosa di importante, di unico. Non dobbiamo mai dimenticarlo. Neanche nei momenti di delusione. Se un quarto posto olimpico fa male, significa solo che bisogna dirle grazie. Sempre e per tutte le meravigliose gioie che ci ha regalato. Oggi le è mancato il guizzo. E a noi tutti resta un forte buco nello stomaco perchè Federica Pellegrini è e rimarrà per sempre sinonimo di vittoria e successo per tutto il nuoto italiano.
Nella finale dei 200 stile libero, la più attesa dal pubblico di Rio, la portabandiera italiana è quarta per 26 centesimi di troppo, con il tempo di 1’55″18, lontano dall’1’54″55 nuotato il 26 giugno scorso al Trofeo Settecolli Clear (migliore prestazione italiana in tessuto). Vince la fuoriclasse statunitense, già campionessa del mondo a Kazan dai 200 ai 1500 e olimpica dei 400, Katie Ledecky con 1’53″73, seconda la svedese Sarah Sjostrom, potenza pura ed oro nei 100 farfalla, con 1’54″08; terza l’emergente australiana, più volte protagonista in stagione, Emma McKeon con 1’54″92. Federica chiude settima in 27″09 i primi cinquanta metri, i più delicati, è ottava a metà gara (56″45), risale fino alla quinta posizione ai 150 metri (1’25″84) e negli ultimi cinquanta metri supera la cinese Shen Duo ma non l’australiana McKeon. A 25 metri dall’arrivo sembrava fatta, il sorpasso inesorabile, invece il podio sfugge.
Nella prima semifinale dei 100 stile libero (corsia 2) Luca Dotto è settimo con 48″49 e tredicesimo nella classifica generale. Perde qualcosa alla partenza, recupera alla grande e forza il passaggio (22″80) che lo vede secondo ai 50 metri, è in linea con i primi nella vasca di ritorno ma gli mancano gli ultimi metri e scivola via. “C’ho provato – commenta Luca – il passaggio è stato uno dei miei migliori, ma a quindici metri dalla fine non ne avevo più. Le sensazioni erano buone. Ho provato a fare la gara veloce ma alla fine mi sono scomposto. Peccato, perchè se avessi ripetuto i miei tempi di quest’anno potevo entrare in finale”. La sua semifinale la vince lo statunitense Nathan Adrian che con 47″83 segna anche il miglior tempo d’ingresso in finale. In batteria Luca Dotto aveva chiuso in 48″47 (23″39 il passaggio) segnando il decimo tempo. Il suo record italiano è 47″96 timbrato a Riccione il 21 aprile scorso. Si fermano in semifinale anche Alessia Polieri nei 200 farfalla (semifinale 2, corsia 8) con il quattordicesimo tempo di 2’09″35 e Luca Pizzini nei 200 rana (semifinale 1, corsia 8) anche lui con il quattordicesimo tempo di 2’11″53. “Esperienza unica. Ho chiuso la stagione in bellezza. In acqua ho provato a non pensare alla stanchezza e ho dato il massimo”, dice Alessia Polieri che ha la migliore prestazione italiana in tessuto dei 200 farfalla con 2’07″49 nuotato quest’anno in semifinale agli europei di Londra. “Ho dato tutto quello che avevo ma purtroppo non è bastato. Mi dispiace perchè non rispecchia il buon lavoro che ho fatto in allemento”, spiega Luca Pizzini che ha la migliore prestazione italiana con il costume in tessuto dei 200 rana con 2’10″39, tempo con il quale il 19 maggio scorso agli europei di Londra ha conquistato la medaglia di bronzo.
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