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OBAMA: NON SAPPIAMO SE È STATA UN’ORGANIZZAZIONE, UN INDIVIDUO O PIÙ PERSONE

(riverflash) – L’America ferita dal crudele attentato sul traguardo della maratona di Boston ha voglia di scoprire i colpevoli, di sapere da che parte le arriva questo ultimo attacco. Il presidente Barak Obama, il giorno dopo, non offre indicazioni sui presunti assassini ma ribadisce la volontà di trovarli ad ogni costo: “Scopriremo i colpevoli di questo atto codardo e li assicureremo alla giustizia. Il popolo americano si rifiuta di essere intimidito dal terrorismo: l’Fbi, ha detto, sta investigando sull’attentato di Boston come se fosse «un atto di terrorismo» ma i responsabili sono al momento ignoti e non sappiamo se quanti si sono macchiati di questo «codardo atto di terrorismo» siano stranieri o «cittadini americani ostili», né la ragione dell’attacco. Non sappiamo se è stata un’organizzazione, un individuo o più persone”.

Gli inquirenti sembrano aver trovato un telecomando che poteva essere utilizzato per innescare lo scoppio delle bombe. Quest’ultime erano costituite da pentole a pressione, nascoste all’interno di zaini, che contenevano bulloni, chiodi e pezzi di metallo.

La bomba era stato deposta sul terreno, occultata nello zaino, proprio dove sedeva fino a poco prima il governatore Massachusetts.

Intanto negli USA sale la tensione e la paura di essere vittime di attentati. A New York, per esempio, l’aeroporto «La Guardia», è stato evacuato in fretta per la presenza di un pacco sospetto.

 

AG.RF  16.04.2013

 

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