21 Mar 2016
“riverflash” – Ci sono voluti 88 anni, per la visita “storica” di un presidente americano a Cuba. Barack Obama infatti, è arrivato nell’isola, dove rimarrà per 3 giorni, per incontrare Raul. Il presidente è stato accolto da uno striscione con su scritto: “ “Bienvenido a Cuba”, che ha siglato così la fine la fine dei contrasti tra i due Paesi, durata appunto 88 anni. L’Air Force One, l’aereo presidenziale Usa, è atterrato all’aeroporto internazionale dell’Avana alle 15.50 ora locale, cioè le 20.50 in Italia. Obama è accompagnato dalla moglie Michelle, dalle figlie Malia e Sasha e dalla suocera Marian Robinson. I muri della città sono tappezzati di manifesti con i volti del presidente cubano Raul Castro e quello americano. Obama, è sceso dalla scaletta dell’aereo con la moglie e le figlie e ad attenderlo c’era il ministro degli esteri, massima autorità presente, Bruno Eduardo Rodríguez Parrilla. “Quella di oggi è un’opportunità storica di impegno con il popolo cubano”, ha commentato subito Obama, “E’ meraviglioso esser qui”. Ed è finita così la “guerra fredda” tra i due Stati, dopo 55 anni, culminata nella crisi dei missili. È questo, insieme all’accordo sul nucleare iraniano, il maggior successo in politica estera del capo della Casa Bianca. Lo scopo del viaggio è dunque, quello di dare inizio a una nuova era nei rapporti fra i due Paesi, dopo che il 17 dicembre 2014 fu dato l’annuncio che portò al ristabilimento delle relazioni diplomatiche bilaterali: una nuova era di rapporti diplomatici, commerciali e di turismo che Obama vuole far diventare irreversibile, lasciandola come eredità della sua presidenza. Non tutti i problemi tra i due Paesi sono stati ancora risolti, ma sicuramente è stato fatto un notevole passo in avanti: ci sono ancora da discutere
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