AG.RF 18.12.2015 (ore 08:43)
(riverflash) – Quando entrarono in Parlamento l’opinione pubblica attribuì agli esponente del M5S qualunquismo, li ritenevano capaci di bocciare ogni progetto senza perseguire scopi utili ai cittadini. Fu un errore perché quella a 5 Stelle non è antipolitica, ma un nuovo modo di fare politica senza ricompensare i benefattori che hanno pagato le campagne elettorali. Nel suo breve periodo a Palazzo Chigi Enrico Letta annunciò che i parlamentari PD si sarebbero tagliati lo stipendio, ma non lo fecero. È stato solo un annuncio, forse propagandistico. I parlamentari del M5S si sono tagliati realmente lo stipendio e hanno messo quei soldi in un fondo per il microcredito alle piccole e medie imprese. Anche i 5 Stelle eletti nelle Assemblee Regionali hanno tagliato lo stipendio erogato loro dallo Stato.
Ad oggi questo fondo sta sostenendo 849 aziende. Oltre 17 milioni di euro erogati. Una media di 20.853 € ad impresa.
Alessandro Di Battista, portavoce a Montecitorio del M5S, ha commentato: “Sapere che soldi che provengono dal tuo stipendio (e che per legge potremmo tenerci) stanno creando posti di lavoro è una soddisfazione immensa”.
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