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“NON ANDREMO AL NAZARENO”: GRILLO “SNOBBA” IL PD

1418234879-grilloAG.RF.(MP).25.01.2015

“riverflash” – “Nazareno? Non so cosa sia”. Beppe Grillo l’ha detto e ripetuto in modo chiarissimo: martedì non andrà al Nazareno, dove Matteo Renzi avvierà le consultazioni in vista dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Tutte le forze politiche sono state dunque invitate nella sede del Partito Democratico per condividere un nome per il Colle, ma il Movimento 5Stelle non sarà presente. Ciò è quanto emerso ieri sera, in piazza del Popolo a Roma, in occasione della “Notte dell’Onestà”, la manifestazione organizzata dai grillini, per confermare che il movimento sta conducendo una sua personale battaglia contro il governo perché “non ci fidiamo più di nessuno”. Grillo, dopo aver gridato a Matteo Renzi “fuori i nomi”, respinge anche l’idea di un eventuale fronte comune con la sinistra del Pd e con Sel su un candidato alternativo.  Le consultazioni prenderanno il via martedì alle 9,30 nella sede del Pd. Alle 19 la delegazione del Pd incontrerà quella di Forza Italia, guidata da Silvio Berlusconi, Renato Brunetta e Paolo Romani.  Alessandro Di Battista,  dal palco della “Notte dell’Onestà” a Roma, ha letto la risposta del M5s all’invito del Pd di partecipare alle consultazion, chiudendo di fatto qualsiasi ipotesi di dialogo con la maggioranza. Durante la manifestazione, egli dunque, ha evidenziato la risposta del Movimento (proiettata su un maxischermo) all’invito del presidente del Consiglio ad andare a discutere nella sede del Partito Democratico il nome del candidato al Quirinale: “Caro Renzi, è il popolo italiano che ti parla: il Presidente della Repubblica non può essere di parte… Lei invece ha già deciso che il capo dello Stato sarà eletto dalla quarta votazione in poi quando sarà sufficiente solo la metà più uno dei voti; questo significa che il nome del nuovo presidente sarà espressione del volere di un partito solo: quello suo e di Berlusconi, il partito del Nazareno”. La sensazione dei 5Stelle, confermata poi dal loro leader è che la decisione in merito al nome per il nuovo Presidente della Repubblica, sia stata già presa: “i giochi sono fatti, noi decidiamo poco”.  A tale proposito, Grillo è tornato ancora ad attaccare ancora, l’ex presidente Napolitano: “Se non fosse stato per un presidente che ha lavorato contro la libertà e la democrazia di questo Paese, noi saremmo al Governo ed ha anche rivendicato la diversità del suo Movimento: “Noi chiediamo soldi agli attivisti e loro li donano; gli altri pagano cinesi e marocchini per farli votare alle primarie”. Infine, la conclusione con un messaggio “diretto” a Renzi: “Se proponi Amato al Colle si rivolta tutto il Paese e noi con lui: è finito il tempo di giocare”.

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