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“NO AL MERCATO DELLE VACCHE”: BEPPE GRILLO CHIUDE LE PORTE AL PD

(riverflash) – Un uomo solo, sfiduciato in cerca di voti per creare una maggioranza: è questo il ritratto di Pierluigi Bersani in questi giorni confusi e difficili. Sperava in un aiuto da parte di Grillo ma il leader del Movimento 5stelle è stato fin troppo chiaro: “hanno la faccia come il culo, stanno facendo un mercato delle vacche; il movimento 5 stelle non è in vendita”. La sua posizione è fin troppo chiara e di una cosa dobbiamo dargli atto: fino a questo momento, Grillo ha dimostrato una coerenza che altri partiti sembrano non avere e nonostante al movimento 5stelle siano stati offerti importanti incarichi alla Camera (presidenza di commissioni e ministeri), lui non ci sta e dice no a modo suo, urlando e scalpitando: “ i miei elettori non sono in vendita; Bersani è fuori dalla storia e non se ne rende conto ma ora i giochini (vedi Monte dei Paschi) sono finiti; Bersani vuole fare compravendita: un giorno dice una cosa, il giorno dopo ci ripensa per convenienza politica. Il mio movimento, è formato da persone responsabili che vogliono un reale cambiamento. Come ho già detto, analizzeremo legge per legge e voteremo secondo coscienza senza allearci con nessuno”. Non ne esce certamente bene il Pd da queste affermazioni ma ora Beppe Grillo con i suoi 8,5 milioni di voti di voti conquistati, si può permettere questo ed altro e non è disposto a scendere a patti con nessuno: sarà sbagliato il modo in cui dice le cose, la sua immagine non proprio “signorile” ma una cosa è certa e per questo ci sentiamo di dargli ragione: la gente è stufa della “vecchia” stantia politica che fino ad oggi ha permesso ai politici di fare il bello e cattivo tempo, di lucrare sui soldi dei cittadini, di vedere approvate leggi “ad personam” che hanno portato vantaggi e protezioni senza poter far nulla. Sicuramente quasi tutti gli elettori del Movimento 5stelle con il loro voto hanno voluto rappresentare la protesta, contro i privilegi e contro l’arroganza della classe politica che con il potere in mano ha fatto tutto quello che ha voluto. La situazione politica ora è veramente complicata e catastrofica per il tutto Paese (non c’è cosa peggiore della mancanza di equilibrio) dove nessuno può comandare e tutti dicono la loro alzando la voce e litigando come al mercato del pesce. Ma forse il cambiamento passa anche da un momento come questo: si distrugge tutto per provare a ricostruire e gli Italiani probabilmente non vogliono più pensare che “al peggio non c’è fine”, ma piuttosto vogliono ora avere una speranza di cambiamento e per lasciare ai loro figli un mondo migliore.

AG.RF. di Maura Peripoli 02.03.2013

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