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NIGERIA: BOKO HARAM RAPISCE 40 RAGAZZI MASCHI NEL NORD-EST

BokoHaram2AG.RF 03.01.2015 (ore 22:58)

(riverflash) – Irruzione di Boko Haram nel villaggio di Malari, nel nord-est della Nigeria, vicino alla città di Maiduguri, capitale dello stato di Borno. Stavolta a essere rapite non sono state ragazze da vendere come schiave, ma 40 ragazzi da addestrare come combattenti jihadisti.

Il gruppo Boko Haram si professa integralista islamico, ma agisce al di fuori dei principi dell’Islam che condanna la violenza, soprattutto alle donne. Più credibile che i guerriglieri Boko Haram stiano combattendo per il controllo dei giacimenti di petrolio, abbondanti e che l’integralismo islamico sia solo un’etichetta per cercare di coinvolgere le fasce più indigenti della popolazione.  Boko Haram dice di ispirarsi all’Isis e di avere proclamato uno stato indipendente, un «Califfato».

I terroristi sono arrivati a Malari armati, a bordo di camioncini pick up e moto. Poi hanno radunato tutti gli uomini davanti all’abitazione del capo villaggio. Hanno tenuto discorsi religiosi, poi hanno scelto 40 giovani (tra i 15 e i 23 anni) e se li sono portati via.

Nell’aprile scorso i Boko Haram balzarono alla cronaca quando sequestrarono oltre 200 liceali cristiane di Chibok. I guerriglieri sedicenti islamici vennero mentre le ragazze erano a scuola, intente a sostenere una prova d’esame. Bambine e adolescenti che non sono mai più tornate. Una violenza che l’Islam condanna. Riportiamo alcuni interventi dell’incontro delle religioni che lo scorso 8 settembre si è tenuto in Belgio, ad Anversa per iniziativa della romana Comunità di Sant’Egidio. Si è parlato di pace alla presenza di oltre 300 leader religiosi di tutto il mondo. Dalla Siria alla Nigeria: il dialogo si confronta con le inevitabili sfide del radicalismo di matrice religiosa. Ad essere particolarmente chiamato in causa è l’Islam. Molto forti sono state le parole pronunciate dal Gran Mufti della Repubblica araba di Egitto, Shawki Ibrahim Abdel Karim Allam. “Sia chiaro e lo ripeto. L’Islam è contro l’estremismo e il terrorismo in maniera assoluta”. Purtroppo però la realtà è molto diversa: persone prive di solida preparazione e istruzione si ergono ad autorità religiose e aprono la porta a interpretazioni estremiste dell’Islam seminando odio e sangue. Anche l’imam della moschea di Lahore in Pakistan, Muhammad Abdul Khabir Azad, cita gli insegnamenti del Profeta e ricorda che i musulmani devono essere “fonte di benessere e di benedizione per tutti”.

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