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NICO LOPEZ MERITA PIU’ SPAZIO

di Francesco Guerrieri (AG.RF 24.01.2014) ore 13,20

 

(riverflash) – “El Conejo”, così viene soprannominato Nicolas Federico Lopez Alonso, per tutti Nico Lopez.

Uruguaiano di Montevideo, classe 1993, cresce calcisticamente nel Montevideo Wanderers, squadra che milita nella massima divisione. Nel 2010 fa il salto tra i professionisti passando al Nacional, dove vince anche il campionato prendendo parte alla partita decisiva, vinta 1-0 con il Defensor.

 

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 Nell’estate del 2011 si aprono una serie di contenziosi legati al cartellino del giocatore (ancora minorenne): i genitori firmano il rinnovo con il Nacional, ma il procuratore Pablo Bentacur, sostiene che il suo contratto sia illegittimo. A rimetterci più di tutti è il giocatore che, dopo sole 5 presenze con il Defensor ma arricchite da 3 gol segnati, è costretto a lasciare il suo paese d’origine e parte per l’Europa alla ricerca di un ingaggio da professionista.
Le numerose polemiche sul cartellino si placano al compimento dei suoi 18 anni, il 1 Ottobre 2011, quando il giocatore si accorda con la Roma e, nella finestra di mercato di Gennaio, approda in Italia. I giallorossi si sono assicurati il gioiellino uruguaiano per 1 milione più 500 mila euro legati eventuali bonus. Nico Lopez ha convinto la Roma con l’ottima prestazione nel torneo giovanile “La Punta Cup”, dove con il suo Defensor arriva in finale, poi persa contro l’Internacional e con 12 gol in 7 partite diventa il capocannoniere del torneo, succedendo a Luis Suarez, oggi stella del Liverpool.

 

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Nonostante gli ottimi numeri, il “Conejo” arriva a Trigoria tra lo scetticismo dei tifosi: molti rivedono in lui Daniel Fonseca, per via dei dentoni a coniglio (da qui il suo soprannome) e della nazionalità uruguaiana, la stessa dell’attaccante che ha giocato a Roma nella metà degli anni ’90. Comincia così a giocare inizialmente in Primavera, dove, partendo spesso come riserva, colleziona 15 reti in 12 partite. Il 26 Agosto, con Zeman in panchina, fa il suo esordio in Serie A subentrando a Francesco Totti (non ad uno qualunque). Il giovane calciatore non avrebbe potuto sognare un debutto migliore: sotto 2-1 con il Catania, è lui a siglare il 2-2 finale con un gran gol nei minuti di recupero.

Si sa che Zeman lavora bene con i giovani, ed un classe ’93 che esordisce in questo modo, potrebbe essere il giocatore giusto da far maturare nel corso della stagione. Invece no. Dopo quell’inaspettato gol all’esordio, per Nico Lopez solo qualche rara apparizione entrando sempre dalla panchina e niente più.

 

Pur non giocando con la sua squadra di club, il giocatore viene convocato nell’inverno del 2013 al Sudamericano Under 20; con la maglia “Celeste” mette a segno 6 gol in 9 partite, diventando cosi il capocannoniere del torneo, venendo anche inserito nella Top 11.
Nel Giugno dello stesso anno, viene inserito dal ct Verzeri tra i 23 convocati nel Mondiale Under 20 in Turchia; anche qui non sfigura affatto: trascina la sua Nazionale fino alla finale, poi persa ai rigori con la Francia, e riceve il premio come secondo miglior giocatore del torneo, dietro a Paul Pogba.

 

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Il giovane attaccante ha dimostrato ancora una volta che il potenziale c’è, ha solo bisogno di giocare. E così il 13 luglio 2013 viene inserito nella trattativa che porta Medhi Benatia dall’Udinese alla Roma, passando in comproprietà, per 1 milioni di euro, al club friulano.
Anche qui la concorrenza è alta: la coppia titolare scelta da Guidolin è quella composta da capitano Di Natale e dal colombiano Luis Muriel (11 gol per lui l’anno scorso). Ci risiamo, anche nell’Udinese sembra non esserci molto spazio per Nico Lopez, spesso relegato addirittura a quarta scelta, dietro Maicosuel. Il “Conejo” non si dà per vinto ed ogni volta che viene chiamato in causa, dà sempre il meglio di se. Ultimamente Guidolin gli sta dando un minimo di spazio in più e lui lo sta sfruttando nel migliore dei modi: 2 gol per lui finora, ma entrambi decisivi: nell’anticipo della 17° giornata contro il Livorno, ha segnato il gol del vantaggio friulano nella gara terminata poi 2-1 per i bianconeri; ma il gol più importante lo ha segnato qualche giorno fa a San Siro contro il Milan in Coppa Italia. Entrato dalla panchina al posto di Di Natale, ha siglato la rete del definitivo 2-1 che ha consentito all’Udinese di approdare in semifinale.

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Vista l’età (37 anni) e la non ottima forma che sta vivendo Di Natale in questa stagione (addirittura fischiato dai tifosi), sembra essere arrivato il momento di dare più fiducia a questo giovane attaccante, che insieme a Muriel formerebbe una delle coppie di attaccanti più giovani del campionato: appena 44 anni, 21 Nico Lopez e 23 il colombiano. Ma chissà se Guidolin avrà il coraggio di fare fuori lo storico capitano della squadra.

 Francesco Guerrieri

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