NEW YORK: ARRESTATO E MESSO IN CELLA A 7 ANNI

(RIVERFLASH) – Un bimbo di 7 anni è stato ammanettato, messo in cella e interrogato per ore, alla stregua di un criminale adulto e ironia della sorte, il bambino era anche innocente. L’accusa è stata quella di aver sottratto 5 dollari ad un coetaneo nel giardino di una scuola elementare. Tutto ciò nemmeno a dirlo, è avvenuto nel Bronx, a New York. La madre de piccolo chiede ora alla polizia un risarcimento di 250 milioni di euro per lo choc subito a causa del maltrattamento degli agenti. L’equivoco che ha portato Wilson Mendez ad essere arrestato, è nato nel momento in cui, nel giardino della scuola, ad un bimbo è scivolata dalla tasca una banconota da 5 dollari. Wilson si è piegato per raccoglierla e gli altri bambini lo hanno accusato di furto. Ne è scaturita una rissa che è subito degenerata ; così la polizia è intervenuta e lo ha arrestato. Il piccolo quindi è stato messo al muro con le manette ai polsi e interrogato ma la cosa più sconcertante è il fatto che sia stato trattato come il peggiore dei ladri adulti. “Quello che ha fatto la polizia è inammissibile – ha dichiarato l’avvocato del bimbo Yankowitz -, lo hanno trattato come se fosse un criminale incallito”; diversa è invece la versione della Polizia che ha parlato di una “reclusione” di due ore e di un trattamento consono all’età.

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