AG.RF.(MP).29.03.2015
“riverflash” – Un buona notizia per tutti i “nostalgici dell’amore”, per tutti coloro che vedono come un dramma, la fine di una storia sentimentale. Uno studio, condotto dagli studiosi della Saint Louis University, pubblicato sulla rivista Review of General Psychology, infatti, esaminando i processi che portano alla rottura di una relazione e all’inizio di un’altra, è arrivato alla conclusione che esiste un meccanismo nel cervello di ciascuno di noi che ci aiuta a reagire e a tirarci fuori dai momenti bui e dalle situazioni tumultuose. Questo significa che alla fine di una storia si può reagire: il dolore andrà via col tempo e ci sarà una nuova speranza, secondo quanto affermato dagli studiosi: “ I motivi che portano alla fine di una relazioni, possono essere svariati e soprattutto diversi tra uomini e donne. Per l’uomo generalmente sono da attribuire prevalentemente a un’infedeltà fisica della propria donna , mentre per la donna a un’infedeltà sentimentale, emotiva”. “Quando si fa la scelta di lasciarsi alle spalle un rapporto ciò che accade e’ simile a una disintossicazione dalla droga, hanno aggiunto gli studiosi, che hanno studiato proprio le scansioni cerebrali di chi faceva uso di cocaina e di chi ha smesso. Si attivano altre aree del cervello rispetto a quando si e’ nel pieno di una storia d’amore e sono proprio queste nuove aree che ci predispongono, col tempo, ad aprire il cuore a un nuovo partner. Inizialmente a prevalere potrebbe essere il vecchio partner e il tentativo di riconquistare il suo affetto, tuttavia se il meccanismo si mette in funzione il cervello degli individui agisce per correggere certe emozioni e comportamenti, aprendo la strada per essere attratti da nuovi compagni e dare vita nuove relazioni”. Per evitare dispiaceri, è molto importante quindi analizzare più a fondo le difficoltà di coppia anche per capire meglio i modi in cui una relazione che sta finendo si può salvare, per evitare che si arresti in modo mortificante e brusco. Gli studiosi ci stanno provando.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..