di Francesco Angellotti (AG.RF 26.02.2015) ore 16:27
(riverflash) – Si sta concludendo la stagione di spettacoli organizzati per il periodo di festeggiamenti al ricordo del patrono della città, San Valentino (personalità eccezionale che ha dato l’anima per compiere il Bene ed aiutare i poveri, quando la Chiesa ancora era clandestina e contrastava l’Ordine della Classe Dirigente, che ancora non si era resa conto della forza popolare che poteva essere sfruttata per arrogarsi licenza di soprusi; così San Valentino, oltre che l’anima, ha dato anche l’Esistenza, in quanto è stato martirizzato e per lui è stata la Gloria, come per ogni vittima di un Ideale).
Si è potuto partecipare a tanti eventi importanti, o anche solo piacevoli; è stato bellissimo passeggiare sul corso Tacito e sfilare tutti gli stand a festa, usciti dal teatro ove si era assistito ad un’opera interessante. Infatti la spinta alternativa e quella culturale introdotta a Terni, è stata di una brillantezza e di una passione trascinante, nella solidarietà per affrontare la crisi che ha coinvolto gravemente i settori del paese, con una reazione dinamica ed una spinta a contrastare con l’Allegria e la Gioia le situazioni che tendono a schiacciare lo spirito di Vita.
Dopo tanti spettacoli importanti ed una ricerca selezionata del senso artistico, di cui con la nostra partecipazione su questa testata abbiamo potuto dare solo un’idea, la conclusione della festa è sembrato il caso, giustamente, dovesse assumere una forma ed una veste molto facile e divulgativa. Quindi il concerto tenuto presso lo spazioso (ma non abbastanza) centro Multimediale è stato presentato da un Vip, di quelli noti e famosi, che hanno cantato successi da Hit Parade (fanno ancora qualcosa di simile?): si è applaudito sul palco (tenetevi forte) Fabio Concato.
Prima d’iniziare, è stato doveroso esprimere tutti i ringraziamenti a ogni organizzazione che ha collaborato allo svolgimento di tutta la manifestazione. Indubbiamente la partecipazione è venuta da tantissime fonti, ed è un punto significativo, perché in Umbria si avverte lo spirito di Comunità, e tutti ci si unisce per svolgere appuntamenti prolifici e culturali, secondo un principio Collettivista che fa onore alle Organizzazioni, alle Imprese, alle Associazioni, a tutti; anche a quelli che partecipano, perché si porta avanti un’alternativa organizzativa, di cui lo Stato avrebbe essenziale bisogno.
Dato che Fabio Concato canta, come canta, ma non suona, per un concerto ha bisogno di unirsi ad un gruppo di strumentisti organizzato. Niente di più facile a Terni, ove lavora un’importante Accademia Musicale Briccialdi, in cui studiano tanti interpreti d’una bravura incredibile: altro che allievi ! Così tutto è iniziato con gl’interpreti dell’Accademia che hanno iniziato scaldando gli animi con un pezzo classico e famosissimo di jazz classico; eseguito benissimo, ha trascinato il pubblico in una maniera coinvolgente, al Massimo. Infatti nell’Accademia studiano interpreti bravissimi, di cui già abbiamo avuto occasione di far le Lodi. In questo concerto, tantissimi erano i diversi musicisti, un’intera orchestra; a cui, in una seconda parte, si sono aggiunti interpreti con strumenti a corda. Abbiam detto di quanto son bravi nell’esecuzione, ma è da notare anche, dato che frequentano la stessa scuola, una sincronia perfetta, legata assieme da un’armonia che sembra casuale, ma non potrebbero avvenire passaggi occasionali, se non fossero studiati, perché i movimenti d’assieme dell’Orchestra sono perfetti. In tutto questo equilibrio, si distinguono dei pezzi d’assolo che sono stati veramente esaltanti: strumenti a fiato, pianoforte, batteria, chitarra, ogni tanto si distingueva un interprete che suonava un pezzo veramente straordinario.
E’ stata fatta, per l’appunto, una trovata geniale. Concato, si sa, canta un certo tipo di canzoni, ritmate com’è noto. Prima del concerto, si sono organizzati cantante e musicisti con un arrangiamento all’accompagnamento musicale che, rispettando le tonalità base per far seguire al pubblico il ritmo che conosceva, si ampliava in una variazione armonica, chiaramente nei pezzi non cantati, che sfociava nel jazz.
Invece, purtroppo, il microfono di canto usato da Concato, non era stato equilibrato nei suoni, per cui si passava da bassi in cui non si distinguevano le parole, a passaggi violenti ad alti che assordavano ma non erano armonici in niente. Peccato, anche se il Male è stato relativo; gli spettatori conoscevano tutte le canzoni, e le seguivano a prescindere da quel che si capiva. Anche perché, poi, ogni testo era presentato, anche se con una dialettica poco coerente nelle parole, usate a casaccio. Comunque l’effetto è stato quello desiderato: tutti esaltati cantando le canzoni che conoscevano, terminando il tutto in Festa.
Una serata così, a conclusione dell’Evento, ci voleva; importante, però, che tutto il periodo della ricorrenza sia stato arricchito da testimonianze Alternative, e dall’altissimo valore Culturale: nella musica, nel teatro ed in altre manifestazioni, comprese quelle negli stand e per strada; perché Terni dovrebbe capire che sta svolgendo un discorso importante per l’Evoluzione del Contesto Sociale.
In virtù di questo ragionamento, troviamo di basilare importanza che venga definitivamente superato il momento di Crisi che traversa l’Istituto di Musica Briccialdi, che speriamo riesca a far capire che Crisi non vuol dire restringimento delle Risorse, altrimenti non se ne esce mai; è importante, invece, orientare gli sforzi in nuova direzione, cerando di far cambiare la situazione in modo che si sviluppi ciò che produce e porta alla crescita. La musica è, ed è sempre stata, un ramo essenziale nello sviluppo e la crescita intellettuale, che dovrebbe essere la fonte da cui apprendere per migliorare nell’ Economia (non il contrario !). Per cui ci sembra significativo se l’Istituto di Musica Briccialdi supererà le difficoltà che incombono, per cui potrà continuare a sfornare Grandiosi Interpreti, come abbiamo sentito son quelli che la frequentano.
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