AG.RF. (redazione).17,12,2018
“riverflash” – Il periodo natalizio, con le sue luci, gli addobbi e le case addobbate a festa, non rappresenta sempre un motivo di gioia, ma per alcuni, può innescare depressione e irritabilità: il cosidetto effetto “Grinch” (quel personaggio di fantasia che odia il Natale e le feste). Chi viene colpito da questa patologia dunque, vive in modo molto negativo questo periodo, così come spiegano i professore di Psichiatria, che parlano di Sad, (Seasonal affective disorder), disturbo che insorge nel tardo autunno-inverno e si protrae a primavera e può ripetersi nel corso degli anni. Il freddo e la riduzione delle ore di luce possono indurre stati depressivi, peggiorati dalla dimensione di euforia altrui e dalle aspettative eccessive legate alle feste natalizie: non si riesce infatti a percepire come gli altri, la gioia di questo periodo di feste e ci si sente totalmente in contrasto con gli altri. Inoltre, chi soffre di un disturbo bipolare, patologia che alterna stati depressivi a eccitamento euforico, presenta in questi “particolari” giorni, un precario equilibrio, dorme di meno e ha pochi stimoli, anche perché l’euforia degli altri, genera ancora più depressione per chi non riesce ad “adeguarsi” al clima circostante. A destabilizzare questa tipologia di persone, è anche la spinta a spendere, spesso più del dovuto e tutto ciò può trasformarsi in un boomerang, specialmente per chi non ha tanti soldi da spendere. E così, tra il clima freddo, che esaspera ulteriormente chi è già esasperato, i problemi di insonnia e cambiamento di umore, le persone più fragili, rischiano di passare giorni difficili durante il periodo natalizio: la fascia più a rischio è quella che va dai 30 ai 45 anni che possono facilmente essere presi dalla sindrome Sad. Tuttavia esiste una semplice strategia per non cadere in totale depressione: non colpevolizzarsi troppo se ci si sente giù di morale, pensare che il prossimo anno sarà migliore rispetto a quello appena passato, condividere i propri pensieri con qualcun altro e distraendosi con attività piacevoli da svolgere in “questi” particolari giorni per non pensare troppo alla propria patologia.
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