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NARCOTRAFFICANTE MUORE A VENEZIA PER L’APERTURA DI UN OVULO DI COCAINA CHE AVEVA INGERITO

Kokain, cocaineAG.RF 27.06.2014 (ore 07:48)

(riverflash) – Un ritorno dal Brasile mischiato ai tifosi italiani delusi. Stefano Gavioli, pregiudicato altoatesino di 44 anni, aveva scelto il momento giusto per rientrare in Italia con un carico di droga, quasi mezzo chilo di cocaina. Poteva essere la mossa della vita, ma gli è costata la vita. La cocaina, infatti, era contenuta il 90 ovuli di plastica che aveva ingoiato, ma uno degli ovuli si è aperto è per il narcotrafficante la morte è stata orrenda. Un’overdose di cocaina con gli organi interni che si collassavano in spasmi di dolore, gli occhi che si gonfiavano prima che il cuore si fermasse.

È avvenuto lunedì 23 giugno, all’aeroporto «Marco Polo» di Venezia, dove Gavioli, arrivato dal Brasile dopo uno scalo in Portogallo, si è sentito male e si è recato alla toilette della sezione arrivi, dove ha perso i sensi stramazzando al suolo. Pochi minuti dopo un altro passeggero ha visto il suo corpo disteso a terra. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti il medico e gli infermieri che prestano servizio nel piccolo punto di Pronto soccorso dell’aeroporto. Ma quando è arrivato all’interno dell’ambulatorio l’uomo era già morto. Inutile quindi l’arrivo del medico rianimatore e del personale del Suem. A quel punto il medico non ha fatto altro che constatare la morte dell’uomo. Disposta l’autopsia, come si fa quando una persona muore in luogo pubblico per cause sconosciute, nello stomaco dell’uomo sono stati ritrovati i 90 ovuli di cocaina, di cui uno rotto che ne ha provocato la morte per overdose.

Stefano Gavioli, originario di Bolzano, aveva avuto in passato condanne per traffico di droga. A metà degli anni Ottanta era stato arrestato a Bolzano e condannato. Uscito di prigione era sparito dalla circolazione. Quando ritornava in città raccontava di vivere a Londra. Nel 2001 è stato arrestato, latitante, a Rio De Janeiro perché il Tribunale di Torino aveva emesso un mandato di cattura internazionale per fargli scontare 11 anni di galera. Il motivo sempre lo stesso: traffico di droga.

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