15 Dic 2013
NAPOLI: INCENDIO ALLA SEDE DEL «COMITATO VELE» DI SCAMPIA
AG.RF 15.12.2013
(riverflash) – Brucia a Napoli la sede del Comitato Vele di Scampia, impegnato da tempo per il rilancio del quartiere. L’incendio si è sviluppato nella notte tra il 13 e il 14 dicembre e ha distrutto l’arredo della sede, che si trova al piano terra in viale della Resistenza, nella Vela Gialla, nel cuore di Scampia. Prima dell’incendio, sono stati tagliati i tubi delle bombole di gpl del riscaldamento e le stesse bombole sono state portate all’esterno per evitare esplosioni. La Polizia sta indagando e non fornisce indicazioni sugli autori del gesto.
Fare del quartiere di Scampia, a Napoli, spesso indicato come luogo di degrado e terra di guerra tra clan, un polo di sviluppo, con l’attuazione dei progetti già previsti come, ad esempio, l’insediamento universitario. E’ questo l’obiettivo della marcia che oggi hanno promosso i comitati della zona ed alla quale hanno partecipato anche molte donne con i bambini sfilando in corteo per le strade del quartiere fino alla sede della Municipalità A guidare la manifestazione lo striscione ‘Vele, vele, carceri speciali’, per denunciare il degrado delle strutture abitative. Altri slogan sono stati lanciati come ‘Rispetto e dignità per i cittadini di Scampia’ mentre uno striscione è stato calato dal tetto della Municipalità: ‘Lavoro, casa e riqualificazione’, il testo. Proprio nella notte un attentato incendiario ha gravemente danneggiato la sede del comitato che si trova in una delle Vele del quartiere.
Per l’assessore al Patrimonio e all’Edilizia, Sandro Fucito, l’incendio che ha riguardato la sede del Comitato Vele Scampia è un ”gravissimo atto di intimidazione contro quegli donne e uomini che, da anni, si battono per la legalità e la dignità degli abitanti delle Vele, cui esprimiamo da sempre solidarietà e vicinanza”. ”Va ricordato, infatti, che nel mese di ottobre – e, più recentemente, con il Sindaco stesso – vi sono stati incontri tesi a definire percorsi per lo sblocco delle procedure miranti all’assegnazione delle residue abitazioni, intese per contrastare attivamente i poteri criminali che si propongono di presidiare gli spazi e contrastare le occupazioni abusive.