«Musica è emozione» – Convegno alla sala Accademica del conservatorio Santa Cecilia di Roma

di Paola Provaroni (AG.RF 01.05.2017)

“La musica racchiude in se rigore formale con il massimo di emotività. Esattezza e indeterminatezza, precisione e vaghezza, ragione calcolante e passione trascinante non solo non si escludono, ma sembrano anzi potenziarsi a vicenda”.

“Come un profumo che evoca sensazioni senza tempo, la musica entra nell’animo umano”

  Per quanto affascinante e seducente, nessuna definizione potrà mai descrivere completamente la musica.

Il linguaggio verbale, denso di simboli e codificazioni convenzionali non può bastare a circoscriverla, proprio perché la musica è incontenibile e illimitata.

Se definirla in modo univoco e’ impossibile, molto piu’ facile è comprendere le potenzialità della musica nel trasmettere messaggi educativi soprattutto nei giovani.

 In un’epoca in cui i ragazzi assorbono ininterrottamente nuovi elementi conoscitivi, attraverso le  tante informazioni che quotidianamente bombardano la loro mente, la musica assume più che mai un ruolo chiarificante e mai fuorviante. E’ scontato che una maggiore cultura musicale, possa avere quel ruolo educativo che mira a dare una maggiore possibilità comunicativa all’animo umano.

La scuola italiana ha maturato negli ultimi anni una maggiore consapevolezza sulla potenzialità educativa della musica, esprimendo una sensibile  attenzione normativa e didattica.

Alla luce di questa considerazione si inserisce  il progetto nazionale “MUSICA E’ SCUOLA” finanziato con bando pubblico ed elaborato da una rete di 4 scuole di quattro regioni italiane (Lazio, Veneto, Calabria ed Emilia Romagna)

Il Convegno “Musica è  emozione”  rappresenta il momento conclusivo del progetto ed è stato organizzato dall’Istituto comprensivo ” A.M.Ricci di Rieti diretto dalla dirigente scolastica Paola Testa in collaborazione con i docenti Professoressa Giusy Piga – Prof. Federico Micheli e il comitato Nazionale per l’Apprendimento Pratico della Musica presieduto dal Prof. Luigi Berlinguer.

Sotto la delicata  moderazione della Professoressa Annalisa Spadolini sono intervenuti al convegno personalita’ del mondo della cultura non solo musicale.  Interessantissimi gli interventi   degli ospiti, sia perché espressione di profonda riflessione, sia per la semplicità e la comprensibilità con cui sono state affrontate le  varie tematiche

Il ricercatore e psicologo della musica Gianni Nuti  dell’ Universita’ della Valle Aosta, ha evidenziato il valore del linguaggio sonoro-musicale per esprimere forme narrative del singolo individuo e della collettività.

La relazione tra Musica e Immagini è stato invece il tema affrontato dalla Professoressa Patrizia Lombardo dell’universita di Genève.La professoressa ha colto la funzione ispirativa della musica nel montaggio e nella messa in scena. Un concetto diverso da quello che attribuisce alla musica soltanto una funzione di accompagnamento.

Musica, matematica, pathos  sono i legami che ha evidenziato con illuminante chiarezza espositiva il filosofo Remo Bodei.

 Il Musicista Paolo Fresu ha cercato di spiegare il concetto di ” musica dentro” e del perché ognuno di noi associa la parte parte più profonda ad un’emozione  evocata da una melodia.

Interessantissimo intervento di Tullio Visioli dal tema “Quando il silenzio è dei bambini: immagini pattern, modi e forme”

Un messaggio di denuncia sul declino dell’educazione musicale e di speranza nel futuro arriva invece dal Prof José Luis Aro’stegui  Ordinario presso l’Universidad di Granada.

Conclude Giuseppe Sellari con i risultati di una ricerca sul ruolo e l’importanza del suonare in orchestra.