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MUSEI CAPITOLINI, CENSURATE STATUE DI NUDI A ROMA PER LA VISITA DI HASSAN ROHANI: ED E’ SUBITO POLEMICA IN PARLAMENTO

ROHANI A ROMA, 'RAFFORZARE RELAZIONI, ESPLORARE OPPORTUNITA''

AG.RF.(MP). 27.01.2016

“ruverflash” – E’ stato il Cerimoniale di Palazzo Chigi a decidere: e così in occasione della visita di Hassan Rohani a Roma, presso i Musei Capitolini, per “evitare tensioni diplomatiche”, visto che il leader iraniano ha chiaramente esternato di non gradire le nudità esposte nella Sala Esedra, le statue delle Veneri, sono state “censurate”. E la stessa sorte è toccata anche alle statue equine. Scontata e immediata la polemica in Parlamento, dopo che sono stati posti pannelli bianchi, ai lati delle statue e la decisione è stata presa per una “forma di rispetto della cultura e sensibilità iraniana. Ma non è tutto, perché nemmeno il vino è stato servito, durante le cerimonie istituzionali, come richiesto da Teheran, visto che il consumo di alcolici è severamente vietato. Moltissime sono state le critiche, giunte da ogni parte, nei confronti del Governo italiano, per l’accoglienza riservata a Rohani. Dal centro destra a parte della sinistra, sono stati in molti a protestare: primi tra tutti Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale che, attraverso il capogruppo Fabio Rampelli, hanno dichiarato: “La scelta di oscurare le nudità di alcune statue ai musei Capitolini, è degna del peggiore terrorista islamico. E’ stata una decisione che offende la cultura occidentale, la supremazia dell’arte come veicolo di cultura e di libertà. È una vergogna sulla quale il ministro Franceschini dovrà dare chiarimenti. Chi deve sparire sono i dirigenti che hanno deciso di coprire le nostre opere d’arte che vanno immediatamente liberate di ogni ingombro”. Opinione condivisa in tutto e per tutto da  Giorgia Meloni, che ha aggiunto “il livello di sudditanza culturale di Renzi e della sinistra ha superato ogni limite di decenza. A questo punto ci chiediamo che cosa avrà in mente Renzi per l’arrivo in Italia dell’emiro del Qatar previsto in settimana: coprire la Basilica di San Pietro con un enorme scatolone?”. E anche il segretario federale della Lega Matteo Salvini, ha voluto dire la sua: “Roba da matti”. Mentre la deputata del Carroccio, Barbara Saltamartini, parla dell'”ennesimo atto di sottomissione a una cultura che non ci appartiene ed è purtroppo un atteggiamento divenuto usuale. Il governo sembra vergognarsi delle nostre radici e della nostra storia. Si coprano pure il capo le ministre ma ora vogliamo mettere l’hijab anche alle opere d’arte nel nome dell’integrazione?”. Il Sel ha invece lanciato una petizione su Change.org: “Chiediamo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi spiegazioni immediate ed ufficiali su una scelta che consideriamo una vergogna e una mortificazione per l’arte e la cultura intese come concetti universali. Inoltre riteniamo che siano stati gravemente violati e compromessi i principi di laicità dello Stato e di sovranità nazionale”. Anche nel Pd non sono mancate le critiche: “comprendiamo che un capo di Stato vada accolto nel rispetto della sua sensibilità, ma coprire le statue di nudi in Campidoglio, come pare sia stato richiesto proprio dall’ospite, ci sembra un gesto che travalichi i doveri del buon padrone di casa” hanno affermato le senatrici dem Stefania Pezzopane e Valeria Cardinali.  Infine, centrosinistra, a puntare il dito, sono  i parlamentari Pippo Civati e Beatrice Brignone: “Coprire le statue ai musei Capitolini è un atto di enorme provincialismo – accusano – da parte di un governo che interpreta le relazioni internazionali in maniera assai singolare: è sorprendente che in Italia si debba arrivare a ‘nascondere’ il nostro patrimonio artistico in nome di un’integrazione di facciata. Questo episodio ci relega ad una posizione di subalternità non solo nei confronti dell’Iran, ma anche nei riguardi dell’Europa. Non si abdica alla propria storia e alla propria cultura con espedienti così ridicoli. Oggi, oltre che sulle statue è calato un velo pietoso anche sull’Italia”.

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