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MOHAMED AL-MEGARIF SI DIMETTE DA CAPO DEL CONGRESSO LIBICO, ERA STATO AMBASCIATORE AI TEMPI DI GHEDDAFI

(riverflash) – Il presidente dell’Assemblea Nazionale della Libia, Mohamed al- Megarif ha rassegnato le proprie dimissioni per allinearsi alla nuova legge, nella quale è vietato ricoprire lavori governativi a coloro che hanno prestato servizio ai tempi di Muammar Gheddafi.

Megarif, che era a capo del Congresso Generale Nazionale della Libia, cioè il Parlamento, ha annunciato la sua decisione martedì 28 maggio, sostenendo che la legge deve essere applicata a tutti. Nelle ultime elezioni il politico dimissionario aveva sfidato  Alì Zeidan, l’attuale  leader libico.

Gli scettici e i diplomatici hanno paura che la legge sull’ isolamento politico di chi ha avuto legami con il passato regime, potrebbe strappare al governo leader con esperienza e ciò potrebbe complicare ulteriormente il raggiungimento di un ordine democratico.

Durante una sessione plenaria del Congresso Generale Nazionale della Libia, Megarif ha affermato: “Tutti devono osservare la legge, per rispetto della legittimità e della istituzionalizzazione della democrazia. Rassegno, quindi, le mie dimissioni in conformità con la legge”.

Megarif fu ambasciatore libico in India nel 1980, prima di unirsi all’opposizione in esilio, e questo avrebbe potuto incidere sul suo futuro politico e istituzionale. Il provvedimento entrerà in vigore il 5 giugno, ma una commissione dovrà controllare il passato di ogni funzionario prima di ricorrere a eventuali licenziamenti.

“Lascio tenendo la testa alta e con coscienza chiara” ha sostenuto Megarif, sottolineando di essere stato il primo ex-esponente dell’era Gheddafi a conformarsi alla legge, approvata lo scorso 5 maggio dal Congresso Generale Nazionale. La legge sull’inibizione dai Pubblici Uffici, che entrerà in vigore ufficialmente il 5 giugno, interdice da ricoprire cariche pubbliche in Libia coloro che prestarono servizio sotto Gheddafi tra il 1 settembre 1969 e la caduta del suo regime nell’ottobre del 2011.

Molti altri membri del Congresso e dell’amministrazione sono sospettati di essere aver avuto legami con il passato regime.

Megarif, eletto lo scorso agosto per guidare il Parlamento dopo le prime elezioni democratiche in Libia, ha passato in esilio 31 anni, 20 dei quali da rifugiato politico negli USA, dopo aver fondato un movimento di opposizione che cercava di far cadere il regime di Gheddafi. Durante il suo esilio i servizi segreti del “Rais” tentarono più volte di eliminarlo in quanto oppositore del regime.

Adesso Megarif verrà sostituito dal vice capo del Congresso, Juma Attiga, fino a quando un nuovo presidente sarà eletto dai deputati.

 

di Consolata Chiantelassa  (AG.RF  29.05.2013)

 

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