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MINORANZA PD INVOCA ART.18 PER I NEOASSUNTI DOPO 3 ANNI

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AG.RF. 24.09.2014 di Giuseppe Licinio

“riverflash” – Art.18: quello che sta facendo discutere il Pd, creando una spaccatura che al momento non si riesce ad arginare. “Il dibattito sull’articolo 18 è paradossale”, ha dichiarato il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, che ha voluto intervenire sull’infuocato dibattito politico in merito al Jobs Act. Tutto ciò avviene mentre lo scontro all’interno del Pd, si fa sempre più duro e Pierluigi Bersani attacca il premier: “Renzi sta governando con il mio 25% di voti, dunque sta governando lui e non io, non chiedo riconoscenza per questo, ma solo rispetto”. Immediata la replica della Serracchiani: “ Non accettiamo veti, la posizione la decide la direzione…”. Le parole di Padoan e di Bersani arrivano dopo che la minoranza interna al Pd ha deciso di presentare alla 7 emendamenti alla legge delega sul lavoro, che vanno dall’art.18, fino al capitolo degli ammortizzatori sociali: il ministro Maurizio Sacconi (Ncd) però, li ha giudicati irricevibili e “frutto di una visione vecchia e ideologica perché fondata sul persistente pregiudizio nei confronti dell’impresa”.

La decisione di presentare gli emendamenti è avvenuto a seguito di una riunione della minoranza del Pd, durata circa 2 ore dove erano presenti gli esponenti delle diverse aree di minoranza. “ Gli emendamenti sono un contributo, non sono ideologici, non è in discussione l’impianto della delega, ma dovrebbero servire a migliorare il provvedimento, non vogliamo conflitti né facciamo agguati”. E’ sostanzialmente questa la posizione dei partecipanti alla riunione.

Tra i punti degli emendamenti, c’è dunque il pieno godimento di tutte le tutele vigenti, compreso il reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa, anche per i nuovi assunti con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, dopo tre anni dalla data di assunzione. Inoltre, si chiede  che il contratto a tempo indeterminato venga promosso come “forma privilegiata di contratto di lavoro, rendendolo progressivamente più conveniente rispetto agli altri tipi di contratti in termini di oneri diretti e indiretti”. Infine, la minoranza del Pd chiede inoltre di riformare prima gli ammortizzatori, con tanto di specificazione delle risorse, e solo in seguito, la revisione delle tipologie contrattuali.

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