4 Nov 2013
MINISTERO DEL TESORO: “NIENTE NUOVE TASSE PER GLI ITALIANI”
“riverflash” – Dopo l’allarme sul fronte fiscale, il ministero dell’Economia rassicura gli Italiani affermando che nel 2014, ci saranno 1mld di tasse in meno e l’Italia non sforerà il vincolo europeo del 3% nel rapporto-deficit/Pil. I conti sarebbero in ordine quindi e sembra che alle famiglie non verranno chiesti altri “sacrifici”. Ad affermarlo è il Sottosegretario Pier Paolo Baretta, ma le sue rassicurazioni sembrano non convincere il Pdl che parla di “triste presa in giro”, mentre Renato Brunetta afferma che “il presidente del Consiglio Letta, rischia più sul governo che con la vicenda Cancellieri. Un’eventuale crisi sembra dunque a portata di mano “anche perché – ha aggiunto Brunetta – le misure, a cui si potranno presentare proposte di modifica in commissione al Senato entro giovedì prossimo, sono frutto di previsioni inverosimili e sicuramente la pressione fiscale aumenterà”. Ma secondo quanto affermato dal Ministero dell’Economia, le famiglie dovrebbero beneficiare di una riduzione delle tasse di circa 1 miliardo di euro e rispetto quindi alle stime diffuse dalla Cgia di Mestre, l’incremento del gettito fiscale prodotto dalla manovra finanziaria nel 2014, pari a 973 milioni, è dovuto prevalentemente “agli interventi che riguardano gli intermediari finanziari (2,6 miliardi) e ad altre misure di carattere volontario come la rivalutazione delle partecipazioni e dei beni delle imprese”. In questa complicata situazione, sembra che almeno su un punto siano tutti d’accordo: si vuole migliorare la Legge di Stabilità per dare equilibrio al nostro Paese e le prime risposte in merito, arriveranno a partire dall’11 novembre quando tra l’altro si potrà capire anche quali margini il governo sia disposto realmente a lasciare ai partiti per correggere la manovra. Ma la Cgia insiste, difendendo il proprio studio sull’impatto economico prodotto dalla legge di stabilità e replica a Stefano Fassina secondo il quale l’impatto economico si rileverà solo per le banche: “Anche se si aumentano le tasse solo alle banche, si tratta pur sempre di tasse e gli effetti negativi sui correntisti rischiano di essere molto pesanti”. Impossibile prevedere chi avrà ragione.