AG.RF.(MP). 17.09.2014
“riverflash” – Recuperare il tempo perduto: ci sono 1000 giorni di tempo e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ci ha tenuto a sottolinearlo ieri, nel suo intervento, prima alla Camera e poi al Senato: “al termine di questo percorso riusciremo a capovolgere la storia di questa legislatura….e rimettere in pista l’Italia…”Altrimenti? “Sicuramente mi converrebbe andare a nuove elezioni, ma no al voto anticipato: qualcuno potrà sostenere che andare a votare sarebbe meglio e io rispettiamo la presa di posizione e dal punto di vista utilitaristico magari sarebbe una buona idea ma noi pensiamo che prima delle esigenze di un partito venga l’interesse del Paese”. Ha iniziato così il suo discorso il premier, puntualizzando anche che i 1000 giorni “non sono una strategia per prendere tempo, ma rappresentano l’obbligo del governo di indicare dove vogliamo arrivare… per questo è giusto ora utilizzare tutto il tempo che abbiamo per arrivare alla scadenza naturale della legislature, senza negare la fiducia ogni momento”. Ed ha voluto subito rivendicare il fatto che “in un momento in cui l’Eurozona è ferma, l’Italia ha interrotto la sua caduta, anche se ciò non è sufficiente, perché dobbiamo ripartire e crescere e l’unico modo per farlo è ripartire dagli occupati: noi siamo con l’Italia che si spezza la schiena, non con di professionisti della tartina e i presunti esperti che non hanno previsto la crisi e hanno poi sbagliato a dare le risposte”. Allora qual è il modo per uscire dall’impasse in cui si trova attualmente il nostro Paese? Lo ha spiegato bene ieri Renzi: occorre fare le riforme, che rappresentano l’unica possibilità per uscire dalla crisi, dichiarando che il governo è pronto a fare sacrifici….. Ma anche gli italiani stanno facendo tanti sacrifici…. ”serve una strategia condivisa di riduzione fiscale, del carico delle tasse sul lavoro con la riduzione per la prima volta dell’Irap…..”. Il lavoro come tema centrale; e cosa succederà al termine dei 1000 giorni? “Il diritto del lavoro non potrà essere quello di oggi, non c’è cosa più iniqua che dividere i cittadini tra quelli di serie A e quelli di serie B” e sulla delega sul lavoro: “Se saremo nelle convinzioni di avere tempi serrati, rispetteremo il lavoro del Parlamento. Altrimenti siamo pronti anche a intervenire con misure di urgenza, perché sul lavoro non possiamo perdere neanche un secondo in più”. In merito poi alla giustizia, egli è convinto che l’indipendenza della magistratura sia un valore assoluto, che deve essere rispettato “sia se fa comodo che se non fa comodo”. Ed ha aggiunto che il problema non sono le ferie dei magistrati. Nessuno in questa aula sostiene che la giustizia si semplifica con le ferie dei giudici, ma non c’è nessuno qui fuori che pensi che sia giusto che ci siano 45 giorni di chiusura dei tribunali per un servizio così delicato come la giustizia”. Infine la questione fisco: “chi sostiene che dovremmo ridurre il salario dei lavoratori, ignora la realtà italiana: abbiamo la necessità di ridurre il costo del lavoro per le imprese: l’abbassamento dell’Irap, anche se siamo stati i primi nella storia a tagliare del 10%, non basta se poi pagare le tasse diventa un impresa burocraticamente ardua e nel 2015, dice, continueremo nell’abbassamento del costo del lavoro”. 1000 giorni allora, per fare ed ottenere tutto ciò, tra lo scetticismo degli altri partiti…. Caro Renzi, la strada si presenta ancora lunga e tortuosa e la tua sicurezza è sembrata un po’ venire meno di fronte a tante difficoltà…. Non starai per caso mollando?
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