AG.RF.(Maura Peripoli).28.06.2020
“riverflash” . La Roma che non ti aspetti o meglio, quella che temi, quella in grado di vincere una partita grazie ai suoi “gioelli” e quella che subito dopo si “attrezza” per perdere, ha perso oggi la sua fsida a San Siro contro il Milan, per 2 a 0. Un’altra sconfitta “nulla da dire” per la squadra di Fonseca che si allontana così ulteriormente dall’Atalanta e “invita” il Napoli ad avvicinarsi in classifica. “Fisicamente abbiamo sofferto ma loro non hanno creato granché e abbiamo regalato noi il primo gol”. Ha commentato così mister Fonseca fortemente deluso a fine partita e gli diamo ragione tanto più che il primo gol che ha incassato la Roma, è stato la fotocopia esatta di quello preso contro la Sampdoria a testimonianza del fatto che in questa squadra c’è un meccanismo che ogni tanto si inceppa e fa precipitare la situazione: i gol di Rebic e Calhanoglu hanno steso i giallorossi nel secondo tempo, e il Milan ha vinto meritatamente la partita. Per il match odierno, Fonseca aveva deciso di ricorrere al tournover, cambiando addirittura 6 giocatori: (fuori Bruno Peres, Ibanez, Kolarov, Diawara, Carles Perez e Pastore, dentro Zappacosta, Mancini, Spinazzola, Cristante, Kluivert e Pellegrini), mentre Pioli ha schierato il tridente Castillejo-Bonaventura-Calhanoglu dietro Rebic. Il primo tempo è filato via in modo piuttosto prudente da parte di tutte e due le squadre e la sensazione è stata quella che ambedue volessero rimanere piuttosto “abbottonate”, più che tentare di andare avanti e provare a segnare: ne sono usciti fuori 45 minuti piuttosto noiosi e privi di emozioni, dove Donnarumma ha corso solo un unico pericolo, quando un cross di Kluivert sporcato da Kessie è terminato sulla testa di Dzeko, che ha girato a lato di pochissimo. Sul versante opposto la grande occasione è capitata invece sulla testa di Calhanoglu, imbeccato da Hernandez, ma il 10 rossonero, tutto solo, si è divorato il gol senza riuscire ad abbassare il pallone. Nella ripresa la musica è cambiata e il Milan, fino allora piuttosto soporifero, ha iniziato ad essere più incisivo, grazie anche ai cambi effettuati da Pioli: dentro Paquetà e Saelemaekers al posto di Bonaventura e Castillejo (mentre Fonseca ha inserito prima Carles Perez per Kluivert, poi Perotti per Mkhitaryan e Kalinic per Dzeko). Da quel momento in poi, a rischiare è stata solo la Roma: tra il 20’ e il 22’ minuto, prima è stato Calhanoglu a impegnare molto seriamente Mirante, poi ci ha provato Paquetà con un destro insidioso. Al 31esimo poi, è arrivata la svolta: “solito” erroraccio di Zappacosta che ha innescato Rebic: cross di Paquetà, mezza rovesciata di Kessie respinta da Mirante, Rebic si vede deviato sul palo il primo tentativo ma sul secondo non sbaglia ed è 1 a 0 per i padroni di casa. All’89’, la partita si chiude definitivamente: Smalling atterra Theo Hernandez in area, l’arbitro concede il rigore e Calhanoglu sigla il definitivo 2 a 0: un’ennesima delusione per la squadra e i tifosi.
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