AG.RF.(MP).05.05.2016
“riverflash” – Niente striscioni, niente cori, solo un omaggio a Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto. Sono state circa 800mila le persone che si sono alternate affollando piazza San Giovanni, che era stata allestita con un palco enorme, sul cui sfondo era stata affissa una foto di Regeni, con su scritto. “Era un ragazzo di 28 anni che come noi amava la vita e la libertà, si era laureato alla Cambridge University e aveva scelto l’’Egitto per fare il ricercatore…..” “C’era un ragazzo che vive in ognuno di noi per chiedere giustizia e verità» ha dichiarato Luca Barbarossa sul palco, intonando una canzone a lui dedicata. Sono stati tanti gli artisti che si sono esibiti, ad iniziare da Skin che ha cantato “Hedonism”, passando per Petra Mangoni che ha voluto intonare Purple Rain per ricordare Prince e Fabrizio Moro, max Gazzè, Gianluca Grignani, Capossela, Fausto Mesolella, Marlen Kuntz, Luca Barbarossa, Tiro Mancino, Nina Zilli e molti altri. Si è trattato di un importante momento di musica, forse per la prima volta non politicizzata, dove tutti hanno cantato e ballato al ritmo dei numerosissimi brani proposti. Le uniche bandiere erano quelle dell’Unione degli Universitari e quelle con i quattro mori di Sardegna, così come vuole la tradizione. Il concerto è stato ripreso totalmente in diretta da Rai 3 e rappresenta da anni la “punta di diamante” di Roma e dell’Italia, vista anche la grande partecipazione di ragazzi, giunti in massa da ogni regione della nostra penisola.
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