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MELANIA GIGLIO AL GLOBE THEATRE: L’AMORE CONTRO IL DEGRADO

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di Valter Chiappa

(AG. R.F. 09/07/2015) (riverflash)

Lo aveva promesso, Melania Giglio.

Durante la presentazione alla stampa della stagione del Globe Theatre, purtroppo incentrata non tanto sul programma e sull’opera shakespeariana, ma sul grido di dolore doverosamente lanciato dal direttore artistico Gigi Proietti, che si è visto tagliare improvvisamente e completamente i fondi per la stagione in corso, l’attrice piemontese, mattatrice di tanti allestimenti in questi anni fortunati del teatro di Villa Borghese, ha lanciato la sua sfida.

Le cieche istituzioni vogliono uccidere il teatro? Melania Giglio risponde aggiungendo la poesia. Senza aiuti, contro chi preferirebbe il silenzio, declamerà versi. Il sasso di Davide contro il Golia dell’ignoranza. E’ un progetto suo, cui Proietti ha dato ovviamente l’avallo, e che ora, dopo l’annuncio, trova la sua collocazione nel programma del Globe.

Lunedi 20 e 27 luglio alle 21.15 (due giorni di pausa dello spettacolo in cartellone) e dal 21 luglio al 2 agosto alle 18.30, andrà in scena Sonetti d’amore – Viaggio tra i più bei versi di William Shakespeare”. Sul palco, assieme alla Giglio nel ruolo della Musa del Bardo, Alfonso Veneroso, che vestirà i panni dello stesso Shakespeare, Clio Cipolletta come Conte di Southampton e Francesca Maria che interpreterà la Dark Lady.

Il progetto è stato ispirato alla Giglio, da un saggio di Samuel Coleridge, che definì Shakespeare “An androgynous mind”, una mente androgina. Difatti, spiega l’attrice: “Nessuno come lui ha saputo parlare d’amore accogliendo in sé il maschile e il femminile, la passione carnale e la sublimazione, la vita e la morte”. È noto infatti che i primi 126 sonetti sono dedicati al “Fair youth”, un giovane ambiguo e narciso identificabile con il conte di Southampton, mentre quelli dal 127 al 154 hanno come oggetto una misteriosa Dark Lady, forse una prostituta frequentata dal Poeta.

Un discorso sull’amore, guidati da Colui che meglio seppe cantarlo, con la caratteristica unica di una sensibilità tanto maschile quanto femminile; il Poeta che ne descrisse tutti gli aspetti, guardando da ogni punto visuale fin nei più profondi recessi. L’amore, il più alto, il più difficile dei sentimenti e al contempo il più nominato e ricercato. L’amore come strumento d’eccellenza per conoscere sè stessi e l’altro.

Ad arricchire l’allestimento, l’accostamento di un commento musicale moderno, con le voci di Marvin Gaye, Amy Winehouse, Leonard Cohen e Alanis Morissette

Uno spettacolo colto e al contempo popolare, come nella tradizione del Globe Theatre, l’istituzione che in questi anni ha portato centinaia di migliaia di persone (56.000 per il solo spettacolo ora in cartellone, il fortunatissimo “Sogno di una notte di mezza estate”) a conoscere e inevitabilmente ad amare Shakespeare.

Sosterremo a spada tratta il progetto di Melania Giglio. Il Globe Theatre è un avamposto contro il degrado, un forte assediato dagli eserciti dell’ignoranza. Melania Giglio guida il suo drappello, sfodera le sole armi che possieda e conosca, l’arte del recitare, la poesia, la bellezza, l’amore. Non potrà perdere.

 

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