AG.RF.(MP).14.04.2016
“riverflash” – Cambia la sanità e diventa più “a misura” dei pazienti. Gli studi dei medici di famiglia infatti, ora saranno aperti dalle 8 di mattina alle 24 e verrà coinvolto anche il 118, che prenderà in carico le urgenze e rinvierà al medico di famiglia, al mattino, i casi che possono aspettare. La buona notizia è che non ci saranno più file per pagare ticket e prenotare visite perché si farà tutto nello studio medico di famiglia, a seconda degli accordi regionali. Sono queste dunque, le novità contenute nell’atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale, approvato ieri, dal Comitato di settore sanità delle Regioni, per poi essere trasmesso alla Sisac che, si ritiene potrebbe riavviare le trattative già da maggio. Ma la vera notizia è quella che assicura agli assistiti, la disponibilità del medico per 16 ore al giorno, sette giorni su sette: una continuità assistenziale che dovrà essere garantita dalle 8 del mattino alla mezzanotte da medici di famiglia e guardia medica, oramai assimilati in un ruolo unico. Nelle ore notturne, quando le chiamate per medico si limitano in media ad una a due, a dare risposte ai cittadini ci penserà il 118. Tutto ciò consentirà di avere più medici disponibili nell’arco della giornata, andando a coprire anche fasce orarie come quelle delle 8 alle 10 del mattino o del primo pomeriggio, dalle 14 alle 16, oggi “scoperte”, che hanno come conseguenza, “il sovraffollamento dei pronto soccorsi a discapito di chi ha una vera emergenza”, così come dichiarato dal segretario del sindacato dei medici di medicina generale Fimmg, Giacomo Milillo. A garantire la continuità delle cure saranno le Aft, Aggregazioni territoriali funzionali, non un luogo fisico, ma un nuovo modello organizzativo che consentirà comunque ai cittadini di trovare il medico per tutto l’arco della giornata. E se il proprio medico di fiducia ha terminato il suo turno, ne subentrerà subito un altro per coprire il servizio: “Nelle grandi città – ha aggiunto Milillo – basterà rivolgersi allo stesso studio al quale si è abituati ad andare in visita, nei piccoli centri più probabilmente, finito il turno del medico di propria scelta, ci si dovrà spostare nel vicino studio del medico che gli subentra”. Le Aft, di cui fanno parte medici di famiglia, ex guardie mediche, pediatri e specialisti ambulatoriali avranno un bacino di utenza non superiore ai 20 mila abitanti. I servizi di pediatria saranno invece garantiti dalle 8 alle 20 per cinque giorni la settimana. Questo nuovo modello di assistenza di base, dovrebbe inoltre favorire la nascita di nuovi grandi ambulatori, che avranno al loro interno la presenza di più medici di famiglia e dove sarà possibile fare prime analisi cliniche, accertamenti diagnostici meno complessi e piccoli interventi di chirurgia ambulatoriale. Al momento in Italia ci sono già oltre 800 di queste strutture, destinate a diffondersi in tutto il territorio nazionale, grazie appunto alla nuova convenzione: al momento, si stanno aspettando le autorizzazioni regionali. Un dato importante da tener presente, è quello della facilità di prenotare visite o esami e pagare il ticket perché tutto verrà gestito dallo stesso studio e si potrà contare così, su una maggior trasparenza delle liste d’attesa. Cambierà così quindi la sanità, garantendo a tutti gli utenti una maggiore e più fruibile assistenza medica.
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