3 Mag 2013
MAXIMA, ECCO CHI E’ LA NUOVA REGINA D’OLANDA
AMSTERDAM (RIVER FLASH) – Dal 30 aprile, i Paesi Bassi hanno non solo un giovane re, Willem Alexander, 46 anni, ma anche una regina, la bella moglie Maxima, 41, argentina, nata a Buenos Aires, con sangue italiano nelle vene. La madre infatti, Carmen Cerutti, è di origini italiane.
Willem Alexander e Maxima hanno tre figlie, Amalia (erede al trono), Alexia e Ariane, che hanno partecipato attivamente alla cerimonia, acccanto ai genitori e alla nonna dimissionaria. “Maxima è dotata di grande senso critico, intelligente, forte: mi ha aiutato a diventare un uomo migliore e più deciso. Siamo complementari. La voglio accanto non solo come moglie e madre ma anche come regina del mio Paese”, ha dichiarato Willem Alexander guardandola con amore, durante l’unica intervista concessa prima dell’evento. Una cosa è certa: Maxima si è conquistata l’affetto di tutti i cittadini, quasi più del marito. È una donna moderna, radiosa, elegante, sensibile, determinata. Piace persino alle femministe (che non sempre hanno visto di buon occhio la monarchia), le quali hanno apprezzato il suo gesto di buttarsi nelle fredde (e sporche!) acque di Amsterdam per compiere un percorso a nuoto allo scopo di raccogliere fondi per i malati di Sla. Senza preoccuparsi di indossare una cuffia di gomma e, al suo riemergere dalle acque, un accappatoio e infradito di plastica, mostrandosi ai giornalisti con i capelli bagnati e scomposti.
Inoltre non ha mai disdegnato di portare in pubblico un soprabito (di seta, beige dorato, con grandi fiori) riciclato per ben quattro volte dal 2003 al 2012. Tanto per sottolineare che in tempi di crisi anche le principesse dovrebbero usare più volte gli stessi vestiti! Lei lo fa spesso. Quando Willem Alexander la conobbe a una festa di amici, rimase folgorato dalla sua bellezza e passionalità. Da quel momento non si lasciarono più. Il 2- 02- 2002 si sposarono nella Nieuwe Kerk: la stessa dove oggi si celebra la cerimonia di investitura del nuovo re. Fu un matrimonio da favola. Maxima indossava un meraviglioso abito color crema con inserti di pizzo fra le pieghe, naturalmente di Valentino, il suo stilista preferito. Il velo di tulle e pizzo era lungo 5 metri con un motivo che riproduceva i fiori del bouquet (rose e gigli bianchi ).
Eppure sin dal primo momento anche per Maxima come per Claus ci furono due ostacoli da superare: uno fu subito risolto. L’altro non lo sarà mai. Il primo era la differenza di religione fra i due fidanzati: lei cattolica, lui protestante. Ottennero una dispensa per un matrimonio misto, secondo il rito della Chiesa protestante riformista ma con una benedizione degli sposi in chiesa. Il secondo problema riguarda invece il padre di Maxima, Jorge Zorreguieta, argentino, ministro dell’agricoltura all’epoca della dittatura sanguinaria di Jorge Videla. Il Primo ministro di allora, Wim Kok, socialdemocratico del partito dei lavoratori (PvdA), espresse il chiaro dissenso alla sua partecipazione al matrimonio della figlia, in quanto aveva fatto parte di un regime che si era macchiato di gravi delitti. Ricordiamo che Wim Kok (con il partito liberale VVD e i democratici del partito D66) fece parte nel ’94 della prima coalizione progressista dopo decenni di governi democristiani. La coalizione fra partiti opposti fu confermata alla successive elezioni. Poi nel maggio 2002 l’intero governo si dimise in seguito alle voci sulle possibili responsabilità olandesi nel massacro di Srebrenica.
Per Maxima l’esclusione dei genitori fu un grande dolore. Un dolore che si rinnova oggi perché ancora una volta papà e mamma non sono stati presenti quando la figlia ha ricevuto il titolo di regina della casa reale di Orange Nassau. Ma è stata proprio Maxima, per evitare le polemiche del passato, a proporre la loro esclusione.
FT AG RF 3.5.2013