19 Giu 2013
MATURITA’ AL VIA TRA TOTO – TEMI, SCONGIURI E RITI SCARAMANTICI
“riverfalsh” – Saranno circa mezzo milione i ragazzi che questa mattina si apprestano ad affrontare la prima delle prove di maturità che inizierà con il tema di italiano. Quella trascorsa è stata dunque la più lunga “notte prima degli esami”…. E chi non ricorda questo momento? Ecco, è arrivato e tra circa un’ora, saranno tutti lì, sui banchi, pronti a ricevere le tracce dei temi che verranno inviate per via telematica, che saranno di 4 tipologie diverse: analisi del testo, articolo di giornale/saggio breve, tema di ordine storico, tema di ordine generale. Ieri per i nuovi maturandi, è arrivato anche l’augurio del Ministro dell’Istruzione “in bocca al lupo”, perché guai a dire “auguri” in questa circostanza. I ragazzi dunque stanno vivendo in questo momento, uno stato d’animo “condiviso” che li unisce tutti in un unico sentimento: la paura. Eh sì perché dopo essere arrivati all’anno conclusivo di un ciclo di studi, per chi ha veramente studiato e per chi ci ha “provato” , il sentimento è sempre lo stesso: la paura di non riuscire a superare l’esame e di dover ricominciare tutto da capo. Generalmente la notte prima degli esami, avviene il toto – temi ed ecco che attraverso il telefonino, le chat, internet o facebook, rimbalzano le notizie su quella che potrebbe essere la traccia prescelta e allora che si fa? Si prova a mettere giù due righe, tanto per “vedere come viene” e imparare poi a memoria il testo da riproporre il giorno dopo, ma generalmente non ci si “azzecca mai” e allora ci si rende conto di aver soltanto aggiunto stress ad una nottata che già di per sé si presenta piuttosto complicata. E allora si passa alla fase due: la preparazione di scongiuri e amuleti che non risolvono la situazione ma sicuramente aiutano e ci si prepara quindi alla scelta di un oggetto “caro”, significativo che ha il difficile compito di dare coraggio e soprattutto di portare fortuna. Generalmente l’ultimo atto che conclude la famosa notte d’attesa prima degli esami, è quello di imbottirsi di caffè, tanto per avere la certezza di essere ben “svegli” il giorno dopo, fino ad arrivare a questa mattina, quella tanto attesa, quando si arriva sui banchi con uno stato d’animo a dir poco “incandescente”. Secondo un sondaggio di Studenti.it se il 36% conta solo sulla propria preparazione, il 26% spera di essere aiutato dai professori e il 10% dal vicino di banco. Resiste un 13% che punta sui classici bigliettini, un 10% che confida nel “cellulare di scorta” e un 2% che, sprezzante del pericolo, nasconderà dei libri in bagno. E via così verso una delle prove più difficili e impegnative della vita….
AG.RF. (MP) 19-06.2013