AG.RF 15.01.2015 (ore 14:12)
(riverflash) – Massimiliano Latorre non tornerà in India nei prossimi tre mesi. La Corte suprema indiana, presieduta dal giudice Anil R.Dave, ha concesso il prolungamento della sua permanenza a Roma per motivi di salute. Il fuciliere di Marina è stato operato il 5 gennaio per sistemare un’anomalia cardiaca congenita con la quale aveva tranquillamente convissuto, superando la visita medica per effettuare il servizio militare. L’intervento è stato eseguito alla vigilia del ritorno di Latorre a New Delhi dove vive, insieme all’altro marò Salvatore Girone, all’interno dell’Ambasciata italiana. Crediamo che proprio la presenza di Girone in India abbia impedito al nostro Ministero degli Esteri di trattenere Latorre in Italia senza doversi giustificare e fornire spiegazioni.
Una soluzione temporanea, per evitare il ritorno a New Delhi di Latorre, ma serve una soluzione che risolva il problema e il ministro Paolo Gentiloni ha ribadito questo obiettivo prima di partire per l’Etiopia.
Latorre era tornato in Italia per curarsi da un ictus avuto a New Delhi.
La vicenda dei due marò risale al 15 gennaio 2012, quando Latorre e Girone si trovavano a bordo della petroliera battente bandiera italiana Enrica Lexie naviga in rotta di trasferimento da Galle (Sri Lanka) verso Gibuti. Una scorta perché la nave italiana navigava in acque soggette ad attacchi di pirateria. Quando la Enrica Lexie incrocia il peschereccio indiano St.Anthony, i fucilieri Latorre e Girone scambiano i pescatori per pirati e, convinti di trovarsi sotto attacco, fanno fuoco sul St.Anthony uccidendo due pescatori.
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