18 Ott 2013
MARIO MONTI LASCIA SCELTA CIVICA, IL PARTITO DI CUI ERA IL FONDATORE
FT AG RF 18.10.2013
ROMA (RIVER FLASH)- Il senatore Mario Monti si dimette dalla presidenza di Scelta Civica. La decisione di abbandonare il partito da lui fondato prima delle elezioni del febbraio scorso, è dovuta ai dissidi sul giudizio della legge di Stabilità, al termine di una vera e propria guerra tra le varie componenti del movimento (popolari e liberali, cattoliche e riformiste).
In una nota pubblicata sul sito del movimento, Monti spiega che dopo la sua nota di critica nei confronti della legge di Stabilità, 11 senatori del movimento hanno sottoscritto una dichiarazione nella quale dicono di condividere invece i contenuti manovra proposta dal governo. “Non posso non intendere la dichiarazione degli ”undici più uno” senatori come una mozione di sfiducia nei miei confronti” spiega il senatore.
Monti fa poi riferimento al ministro della Difesa Mario Mauro. “Mauro, con dichiarazioni ed iniziative, è venuto preconizzando, da un lato, una linea di appoggio incondizionato al governo, posizione legittima e naturale in chi fa parte di un governo, ma che non è la linea di Scelta Civica, linea definita dai suoi organi direttivi e confermata nella proposta del contratto di coalizione; dall’altro, il superamento di Scelta Civica in un soggetto politico dai contorni indefiniti ma, a quanto è dato capire, aperto anche a forze caratterizzate da valori, visioni e prassi di governo inconciliabili con i valori, la visione e lo stile di governo per i quali Scelta Civica è nata”.
Che in Scelta civica ci fossero dei dissidi era apparso evidente fin dallo scontro che è andato in scena in commissione antimafia, dove c’era un accordo di maggioranza per eleggere presidente il capogruppo alla Camera di Sc, Lorenzo Dellai. Uno dei tre componenti di Scelta civica in Commissione, l’imprenditore catanese Andrea Vecchio, ha però sconfessato pubblicamente e molto duramente la candidatura di Dellai rilanciando la propria.
Per affrontare lo tsunami delle dimissioni di Monti (che in molti nel partito sperano vengano ritirate) il vice presidente vicario di Scelta Civica Alberto Bombassei ha deciso di convocare martedì alle 12 alla Camera un’assemblea plenaria dei deputati e senatori di Sc e degli organi di partito.
Ma le dimissioni di Monti non sono le uniche che potrebbero animare il dibattito politico. Per tutto il giorno si rincorrono le voci di possibili dimissioni del viceministro Stefano Fassina in polemica con il taglio dato alla legge di stabilità. Nessuna conferma ufficiale, ma di ora in ora il tam tam di Montecitorio dà per sempre più probabile l’uscita dell’esponente del Pd dal governo. Guglielmo Epifani non smentisce e afferma: “Credo che Fassina lamenti un difetto di collegialità. E credo abbia ragione”. Parole che suonano come un pieno sostegno al viceministro del Pd.