MARINA BERLUSCONI SMENTISCE IL SUO INGRESSO IN POLITICA

AG.RF. (MP) 14.08.2013

“riverflash” – Non seguirà le orme del padre Marina Berlusconi, la figlia maggiore del cavaliere, la quale ha smentito la voce circolata negli ultimi tempi, circa la possibilità di mettersi alla guida della nuova “Froza Italia”: “non ci ho mai pensato e non è il mio ruolo” ha dichiarato in modo chiaro e inequivocabile, mentre cresce l’attesa per la nota del Quirinale con la quale Napolitano dovrebbe esprimere il suo parere in merito alle vicende dell’ex premier. Marina dunque era stata più volte indicata come successore del padre Silvio alla guida del centrodestra ma ha voluto, con la sua dichiarazione, sciogliere ogni dubbio sull’argomento. La figlia del Cavaliere ha voluto ribadire ancora una volta il suo pensiero, stanca ormai delle voci insistenti e a questo punto non vere, di un suo interesse “attivo” in politica. “Mi auguro che di questa ulteriore smentita prendano atto anche quanti continuano ad attribuirmi un’intenzione che non ho mai avuto e che non ho”, ha scritto ieri in un comunicato: tutti quelli che sognavano o temevano quindi una discesa in campo della 47enne presidentessa di Mondadori e Mediaset, dovranno rassegnarsi; coloro che amano fare sondaggi infatti, ritengono che la sua posizione di rifiuto di un impegno attivo in politica, in coincidenza con la nascita a settembre di Forza Italia, sia un vero peccato perché, proprio a seguito di quanto indicato dai sondaggi, avrebbe potuto conquistare gran parte dell’elettorato italiano, pur non avendo alcuna esperienza politica.  Ora quindi si aspetta la nota del Presidente Napolitano in merito alla vicenda Berlusconi, dichiarazione che dovrebbe arrivare entro domani, mentre egli ha affermato ieri, che non gli è pervenuta nessuna richiesta di “grazia” per il cavaliere da parte del Pdl. “Non ci sono i presupposti giuridic”, dichiarano della sinistra, mentre il Movimento 5stelle ha annunciato che in caso di grazia per Silvio Berlusconi, verrà chiesto l’impeachment per il Capo dello Stato.