AG.RF.(MP).04.04.2015
“riverflash” – Erano presenti tutti, o quasi, i testimonial che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione “A Pasqua fai un sacrificio. Non uccidermi”, lanciata da LAV, Thegreenplace e Animal Equality e realizzata dal fotografo Marco Biondi in difesa dei diritti degli animali e contro la strage degli agnelli che si consuma ogni anno durante la Pasqua. Una serata evento, che si è consumata presso lo storico vegetariano Margutta RistorArte di Roma, creata per sensibilizzare sempre più “umani” al rispetto dei diritti degli animali. Tra flash e risate, beneficenza e omaggi, tutti gli ospiti hanno gustato il menu rigorosamente vegano, con tanti ottimi finger food dolci & salati interamente cruelty free, proposto durante il Green Ap. C’erano dunque, Daniela Poggi, Claudia Zanella, Anna Ammirati, Daniela Martani, Diana Del Bufalo, Maria Grazia Capulli, Giovanni Baglioni, Lodovica Maire’ Rogati, Alessandra Celletti, Nora Lux, Christian Stelluti, che nelle foto della campagna accompagnati degli agnellini Lina ed Elvis. Il tutto sotto l’abile regia della padrona di casa Tina Vannini, supportato da un team di personaggi e artisti che si è dimostrato giovane, fresco e affiatato. Presente anche un entusiasta Gianluca Felicetti, Presidente della Lav, e il conduttore Livio Beshir. Durante la serata l’artista PierBo, alias Pietro Bottai, ha realizzato un quadro dal vivo che è stato messo all’asta durante il finissage dell’artista per raccogliere ulteriori fondi per il sostegno di chi lotta quotidianamente a sostegno degli animali e in modo particolare degli agnellini. La campagna nasce da un gruppo di volontari e da un luogo speciale: Thegreenplace, un rifugio per animali liberati dallo sfruttamento umano, creato dal fotografo Marco Biondi circa 2 anni fa vicino Nepi, quando la LAV gli affidò la cura di un gregge che le forze dell’ordine avevano salvato da gravi maltrattamenti vicino Firenze. Da allora Thegreenplace ha accolto e curato oltre 100 animali di differenti specie, inclusi alcuni agnellini salvati dall’organizzazione Animal Equality a seguito di una scioccante investigazione sul trasporto di animali. Il rifugio si auto sostiene, soprattutto grazie ai contributi volontari dei donatori che ne condividono gli obiettivi.
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