27 Ago 2015
MANIFESTAZIONI AEREE: NON PORTATE I VOSTRI FIGLI!
AG.RF.(Claudio Peretti).27.08.2015
“riverflash” – La scorsa settimana ci sono stati molti morti in seguito ad errori di pilotaggio durante manifestazioni aeree; i piloti erano tutti “di provata esperienza” ed anziani…
Il guaio è che hanno causato svariate vittime a terra, fra persone che non erano neppure spettatori.
Sono un ex ufficiale dell’aeronautica militare: su 110 allievi piloti entrati in accademia, ne sono usciti piloti militari 65, di questi ne sono morti una trentina in tempo di pace, senza aver partecipato a nessuna missione bellica. Soltanto uno o due sono morti per cause tecniche, tutti gli altri per errori di pilotaggio durante missioni di semplice addestramento. Da cosa dipende tutto questo?
Se si analizzano le cause ve ne sono due che sovrastano ampiamente tutte le altre:
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La prima è psicologica e dipende dal carattere del pilota: il fatto stesso di scegliere quel mestiere è dettato soprattutto dall’amore per il rischio e quindi di dimostrare a gli altri che si è più bravi e più coraggiosi di loro (ricordate il film Top Gun? Bene, in quel film ho rivissuto esattamente l’atmosfera psicologica che esisteva fra i miei compagni di corso).
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La seconda deriva dalla dinamica stessa del volo acrobatico e quindi da un fatto fisico e fisiologico. Quando si fanno quelle manovre, come ad esempio il famoso “giro della morte” (looping, in inglese), la forza centrifuga arriva a far aumentare di 6 volte il proprio peso. Ciò significa che un pilota di 70 chili, è come se, durante la manovra, ne pesasse 420, ma non è tutto. Il fatto di aver nominato il numero 6 non è casuale, è il così detto fattore di carico limite, ossia 6g (la “g” sta per forza di gravità) che si “tira” durante la manovra. Perché solo 6? Per il semplice fatto che, oltre questo fattore di carico si ha la così detta “visione nera”, ossia il cuore non riesce più a pompare il sangue al cervello e, come minimo, non ci si vede più, poi, al limite, si perdono i sensi.