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Manganelli (capo della Polizia): possiamo dire che il fenomeno della violenza negli stadi è praticamente scomparso

(riverflash) – Conferenza internazionale a Roma per valutare e analizzare i mali che affliggono il mondo del pallone. Il tema «Calcioscommesse: il lato oscuro di un bel gioco», porta il problema fuori dai confini nazionali. All’evento, organizzato dall’Interpol e dalla Fifa in partenariato con il ministero dell’Interno italiano, hanno partecipato i rappresentanti delle federazioni calcistiche europee e delle forze di polizia che hanno dibattuto sui concetti di formazione, istruzione e prevenzione del fenomeno.

Così si è espresso il capo della Polizia Antonio Manganelli nel suo intervento: “Voglio esprimere il mio personale compiacimento per quello che si sta facendo nel settore del contrasto alla criminalità che si interessa del gioco del calcio in tutto il mondo e il mio personale orgoglio sul fatto che questo argomento venga dibattuto in una struttura che il sistema di sicurezza del nostro Paese segue”.

Il segretario generale dell’Interpol, Ronald K. Noble, nel suo intervento di apertura dei lavori, ha puntato il dito sulle scommesse illegali a livello internazionale: “Hanno raggiunto dimensioni tali da avere un giro d’affari di centinaia di miliardi di euro l’anno. Gli introiti sono paragonabili a quelli di una società come la Coca Cola”. Per Noble si tratta di un mercato illegale che garantisce guadagni sempre più consistenti e che permette anche di riciclare i proventi della criminalità organizzata. È un’idra a mille teste che dobbiamo combattere tutti assieme: “Il fenomeno del calcioscommesse è diffuso il tutto il mondo, nessun Paese ne è immune”.

Presente anche il presidente della Federazione italiana giuoco calcio Giancarlo Abete il quale ha sottolineato che “Occorre migliorare il quadro normativo nazionale e internazionale, vanno rafforzate le sanzioni sulla frode sportiva, dobbiamo mantenere la rotta sull’applicazione delle norme della giustizia sportiva. Il nostro unico obiettivo deve essere quello di preservare l’integrità, i valori e la passione per il calcio”.

Nel suo intervento il prefetto Manganelli ha parlato di alcuni problemi relativi al fenomeno calcio. Per quanto riguarda la violenza negli stadi ha affermato che: “Oggi possiamo dire che il fenomeno è praticamente scomparso. C’è stata una flessione tale da poter dire alla gente che abbiamo davvero debellato il fenomeno” anche se ha sottolineato che rimane una violenza residua in alcuni micro eventi come “il rapporto tra tifoserie, gli incontri occasionali negli autogrill”.

Altro tema affrontato dal capo della Polizia è quello del razzismo negli stadi, del quale: “Si parla in modo superficiale. Quelli della discriminazione sono problemi seri, e tra questi si infilano anche i «Buu» contro i giocatori di colore ma è una forzatura dargli la nobiltà di un atto ideologicamente connotato; certe persone non sanno nemmeno spiegare perché hanno fatto certe cose. Si tratta di una ventina di imbecilli che non sanno nemmeno che cos’è il contrasto ideologico ad una certa etnia”.

AG.RF 17.01.2013[sociallinkz]

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