AG.RF.(MP).09.12.2014
“riverflash” – “Roma verrà lasciata in mano ai ladri”, ha dichiarato Matteo Renzi a seguito dello scandalo di Mafia Capitale, promettendo azioni mirate per fare pulizia, affinchè “chi ha delle responsabilità in questa vicenda, paghi; noi siamo garantisti sempre e vogliamo che si facciano processi e sentenze. Prendere una tangente è la cosa peggiore che un politico possa fare e quella categoria di persone, con noi ha chiuso”. Nel frattempo mentre proseguono le indagini, la Procura fa sapere che “non ci sono riscontri di trasferimenti di soldi da parte di Gianni Alemanno all’estero”, riferendosi alle intercettazioni nelle quali Luca Odevaine, ex vice capo gabinetto di Veltroni e componente del coordinamento per i rifugiati del Viminale, arrestato nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, parla dell’ex sindaco, raccontando di quattro viaggi, fatti in Argentina, con valigie piene di soldi. “Si tratta di parole infondate, dette da una persona a me ostile: non ho mai conosciuto Carminati e un anno e mezzo fà, avendo letto articoli di stampa, avevo messo in guardia i miei collaboratori da questa persona: loro mi hanno giurato che non avevano a che fare con lui. Difendo l’onore della destra romana, che è stata ed è fatta di tanti giovani che fanno un percorso di legalità, Carminati è più Banda della Magliana che politica e io non l’ho mai conosciuto, non ho mai avuto a che fare con lui”. Queste sono state le parole dell’ex sindaco di Roma che si difende così dalle accuse, spiegando anche che tali parole arrivano da Luca Odevaine, braccio destro di Walter Veltroni, da me allontanato dagli incarichi con il Comune di Roma. Inoltre, l’idea che io e mio figlio allora minorenne ci recassimo dall’altra parte del mondo per portare soldi, non solo può apparire folle a qualsiasi giudizio equilibrato, ma è facilmente riscontrabile attraverso i nostri passaporti. Infatti già ieri dalle carte risultava che gli inquirenti, dopo le opportune verifiche, avevano scartato questa pista. Tutto ciò non ha impedito agli organi di informazione di dare la massima evidenza a questa notizia e io oggi chiedo che uguale risalto venga dato alla smentita proveniente dalla Procura: non solo non ho mai portato un euro fuori dalle frontiere ma ho dovuto, come più volte spiegato, vendere una casa e accendere un mutuo per pagare i miei debiti della mia campagna elettorale. Anche questo è facilmente riscontrabile sulle carte”, ha aggiunto. Nel frattempo il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha annunciato che non intende dimettersi e di voler andare avanti per “ripulire la città dai ladri”, parole supportate dal governatore del Lazio, Zingaretti, il quale ha confermato la sua intenzione di andare avanti nella lotta per la legalità a salvaguardia delle istituzioni. Tutto ciò mentre il Movimento 5Stelle e ora anche Fi, chiedono che la sinistra si assuma le sue responsabilità, sciogliendo “liquidando Comune e Sindaco” e lasciando la parola ai cittadini.
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