AG.RF.(Claudio Peretti).11.12.2014
“riverflash” – (a proposito, che fine hanno fatto l’ebola e l’ISIS?). Ma partiamo dalle pene più severe: serviranno? Questa mattina ho sentito al telegiornale che Renzi propone di aumentare le pene per la corruzione da 4 a 6 anni: ma che splendida idea, già, prima i corrotti non temevano di farsi quattro anni di galera, ora, invece, chissà che paura, 6 anni: no, no, non mi faccio più corrompere …. Ma siamo stupidi? Continuiamo a curare il tumore con gli antidolorifici. Ricordate “mani pulite” degli anni 90? Da decenni nulla è cambiato, continuiamo a sentire le stesse cose: politici, amministratori pubblici e pubblici ufficiali collusi con faccendieri, mafiosi, banditi e furbetti della nuova stagione. Ogni volta si sente parlare di pene più severe, di indagini a tutto campo ma, parliamoci chiaro, nulla cambia. Possibile che nessuno si chieda da dove vengono questi comportamenti? Quale cultura li genera? Tutti ci scandalizziamo ed inveiamo contro i politici corrotti, ma non ci rendiamo conto che sono italiani come noi, che vengono dalle nostre stesse scuole, stesse parrocchie, figli di famiglie borghesi come le nostre? Ed è quindi chiaro che è la nostra cultura a portare a questo, il nostro modo di fare, che inizia dalla scuola, dove viene considerato furbo chi riesce a copiare ed a farla in barba al professore, mentre chi studia e fa il proprio dovere viene considerato un “secchione”. Poi si passa ai commercianti, che starano le bilance, o ai benzinai che starano le pompe di benzina per fregare i clienti. Per non parlare del comportamento consueto di noi cittadini, che parcheggiamo in doppia fila, che cerchiamo di non pagare le tasse. Considerando questo modo di fare, profondamente inserito nella nostra cultura, perché ci meravigliamo che ci siano tutti questi politici corrotti?
E’ ovvio che ogni persona cresciuta ed inserita in una simile cultura cerchi di barcamenarsi e di accaparrarsi quello che riesce nella sua sfera di influenza. Siccome la sfera di influenza dei politici e dei dirigenti pubblici è molto ampia, riescono a rubare di più del commerciante e del cittadino. Ed ecco che ci scandalizziamo e cerchiamo i cattivi da mettere alla gogna, senza considerare il nostro detto cristiano: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Dove sta quindi il male? Il male sta nella nostra cultura materialistica, egoistica, dove chi più ha, più è considerato, anche se non si sa come abbia fatto ad accumulare tante ricchezze. Ricordiamoci del vecchio detto: “se rubi un pollo vai in galera, se rubi una città ti fanno re.
La soluzione, quindi, non consiste nel mettere pene più severe per la corruzione, la soluzione consiste nel cercare di cambiare questa cultura materialistica, cosa molto difficile e lunga, che non si riuscirà a fare se chi ci governa e deve proporre le leggi è a sua volta un figlio di questa cultura.
Per cui rassegniamoci: continueremo nel tempo a sentire notizie simili, non c’è via di scampo.
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