6 Nov 2013
MA L’IMU NON ERA STATA CANCELLATA?
AG.RF.(MP).06.11.2013
“riverflash” – “Non sarà facile evitare la seconda rata dell’Imu ma si può fare”. A parlare è il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. Di fatto però in merito all’Imu c’è confusione totale e il ministro non vuole pronunciarsi prima di prendere decisioni. “Il reperimento delle risorse non è facile, occorre trovare consenso politico se si vuole intervenire in un modo rispetto ad un altro”. Il nodo della seconda rata dell’imposta deve essere ancora sciolto e Saccomanni ha espresso tutti i suoi dubbi sulla capacità del dicastero dell’economia, di trovare una copertura economica efficace. Nonostante la cancellazione della prima rata, nei primi mesi dell’anno, il gettito dei Comuni, è aumentato del 32,5%. Nel Bollettino delle entrate del periodo gennaio-settembre 2013 il ministero dell’Economia fa sapere che gli incassi ammontano a 7,65 miliardi. “Rispetto al gettito del 2012 – ha spiegato il dipartimento delle finanze del ministero – occorre tener conto delle modifiche nelle modalità di calcolo del primo acconto 2013 che, a differenza dello scorso anno, includono anche le eventuali variazioni di aliquota deliberate dai singoli Comuni e delle modifiche normative intervenute nella disciplina dell’imposta”. Nel 2012 l’acconto fu pagato con le aliquote di base. Adesso il nodo da sciogliere è sull’effettiva cancellazione della prima rata sulla prima abitazione. Il presidente del Consiglio Enrico Letta lo aveva promesso ma ora ha difficoltà a mantenere ciò che aveva dichiarato. E puntualmente si scatena l’ira del Pdl che non ci sta: “continua a destare tenerezza l’arrampicarsi sugli specchi di Saccomanni”. L’ira non è solo quella del Pdl ma anche quella dei semplici cittadini, quelli che speravano in una cancellazione quelli che ad esempio, avendo solo una casa di proprietà, l’hanno affittata per ricavarne una rendita, andando a vivere da un’altra parte. Questa categoria di persone, si trova costretta a dover pagare la rata per l’unica abitazione che posseggono, considerata seconda casa proprio per il fatto che non è abitata dal proprietario. Tra chi possiede solo un’abitazione e chi ne possiede “alcune”…. c’è una consistente differenza….. Se poi si aggiunge a tutto ciò il fatto che il ministro dell’Economia non ha la soluzione a portata di mano….sorge spontanea la “solita” scontata domanda: ma a pagare sono sempre i cittadini?