AG.RF.22.03.2016 di Giuseppe Licinio
“riverflash” – Il nome del padre del ministro Boschi, è finito nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta e per il crac di Banca Etruria e il Movimento 5Stelle è tornato all’attacco del ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, chiedendone nuovamente le dimissioni. Il movimento ha chiesto che venga votata in Senato, la mozione di sfiducia al ministro. Ma il Pd fa quadrato “Se la presenteranno, la respingeremo”, hanno annunciato, mentre alla Sapienza è andata in scena una piccola contestazione, con tanto di striscioni, contro la Boschi, che stava tenendo una lezione.
“A dicembre avevamo ragione e ora reiteriamo la nostra richiesta di dimissioni della stessa dal Governo e “chiediamo l’immediata discussione al Senato della mozione di sfiducia nei suoi confronti”. Sono state queste le parola di Nunzia Catalfo, capogruppo del Movimento 5 Stelle Senato. “Il Pd non ha mai voluto discutere la mozione di sfiducia alla Boschi che il Movimento 5 Stelle ha depositato a Palazzo Madama lo scorso 15 dicembre, occorre partire da lì. La Boschi deve andare a casa, senza se e senza ma”. Tuttavia il Pd rimane nella sua posizione, affermando che “l’eventuale mozione di sfiducia non ha senso e se verrà presentata, sarà rinviata al mittente”.
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