AG.RF 14.10.2015 (ore 22:31)
(riverflash) – Dopo il notevole successo di pubblico e media, italiani e internazionali, e a un anno dall’inaugurazione a Roma, vola oltreoceano e arriva a Buenos Aires la grande mostra LUCE – El imaginario italiano, concepita per celebrare i 90 anni dalla fondazione dell’Istituto Luce (1924-2015), una delle più grandi imprese culturali italiane e d’Europa, un luogo di elezione della conoscenza storica, e il deposito materiale di beni immateriali: le memorie, i segreti, i sogni di un paese ed un popolo dai primi del ‘900 al presente.
LUCE – El imaginario italiano è ospitata a Buenos Aires negli spazi della Usina del Arte, dal 5 settembre al 15 novembre 2015, in occasione dell’Anno dell’Italia in America Latina: storie, viaggi, scoperte e imprese.
L’esposizione è ideata e realizzata da Istituto Luce-Cinecittà, promossa dall’Ambasciata d’Italia in Argentina e dall’Istituto Italiano di Cultura a Buenos Aires, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e in collaborazione con la Città di Buenos Aires.
È curata da Gabriele D’Autilia (curatore scientifico e testi) e da Roland Sejko (curatore artistico e regia video).
L’organizzazione generale è di Comunicare Organizzando.
Nato nel 1924 come L.U.C.E., L’Unione Cinematografica Educativa, con l’intuizione e l’intento di raccontare l’attualità d’Italia e del mondo attraverso l’ancora nuovo linguaggio delle immagini in movimento,e ribattezzato con Regio decreto l’anno seguente, l’Istituto Nazionale Luce venne presto sostenuto con forza e controllato dal capo del fascismo, Benito Mussolini, che ne comprese e sfruttò le enormi potenzialità divulgative e politiche.
Dopo 90 anni e una vicenda che ha accompagnato in parallelo e continuità tutta la recente Storia d’Italia, passando per la dittatura, la seconda guerra mondiale, e l’avvento della democrazia e della Repubblica, quell’intuizione è diventata oggi la più antica istituzione di cinema pubblico al mondo e, con un archivio di decine di migliaia di filmati e tre milioni di fotografie,un patrimonio di immagini impareggiabile per quantità e ricchezza di temi. Tanto da meritare nel 2013 l’ingresso per il fondo ‘Cinegiornali e fotografie dell’Istituto Nazionale L.U.C.E.’ nel Registro Memory of the World dell’UNESCO. Un bene italiano divenuto bene mondiale.
Per raccontare questa evoluzione, LUCE – El imaginario italiano si muove su due binari ideali: come l’Italia si è rappresentata nei decenni attraverso le immagini del Luce, e come l’Italia si è rivelata, confessata, svelata attraverso e nonostante le immagini delle sue rappresentazioni ufficiali.
Nel racconto di questo autoritratto di una nazione, LUCE – El imaginario italiano è concepita con un approccio espositivo non statico, ma come un flusso continuo di immagini attraverso speciali videoinstallazioni, con montaggi realizzati ad hoc di centinaia di filmati del grande Archivio storico Luce. Accanto alle immagini in movimento, più di 500 splendide fotografie dell’Archiviofermano dettagli e momenti significativi, mentre pannelli di testo approfondiscono l’analisi storica e linguistica dei video.
L’allestimento di Buenos Aires è stato poi arricchito e personalizzato per l’occasione. Sono stati inseriti nel percorso filmati sul costume italiano degli anni ’70, e uno speciale ‘viaggio per immagini’ nelle più belle città italiane. Sono del 1947 i filmati che raccontano il viaggio di Evita Perón in Italia ed Europa. E una sezione originale riguarda la migrazione dei cittadini italiani in America Latina.
L’ultimo spazio dell’esposizione è infine interamente dedicato al Cinema: con centinaia di foto di registi, attori, set, e una preziosa selezione di trailer e backstage di film.
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